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Stabat Mater

STABAT MATER presentazione – Cordignano 24 marzo 2024, festa delle Palme

 

Lo Stabat Mater è una preghiera che risale a prima del 200, un testo latino di meditazione contemplativa della partecipazione di Maria, madre di Gesù, alle sofferenze del Figlio durante la sua Passione e la crocifissione. Nasce dalle parole del Vangelo di san Giovanni: “Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!».  Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

 

La seconda parte della preghiera, che inizia con le parole Eia, mater, fons amóris ("Oh, Madre, fonte d'amore") passa dalla contemplazione del quadro ad essere invocazione diretta a Maria stessa: si chiede a lei di farci partecipi del suo stesso dolore per partecipare così come ha fatto lei alla Passione di Gesù e al suo destino di gloria.

 

La sequenza latina, recitata in maniera facoltativa durante la messa dell'Addolorata il15 settembre, è anche molto popolare perché nelle sue traduzioni metriche in italiano, famosa quella di “Santa madre deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore”, accompagna il rito della Via Crucis e le processioni del Venerdì Santo.

 


Testo latino 


«Stabat Mater dolorósa
iuxta crucem lacrimósa,
dum pendébat Fílius.

Cuius ánimam geméntem,
contristátam et doléntem
pertransívit gládius.

O quam tristis et afflícta
fuit illa benedícta
Mater Unigéniti!

Quae moerébat et dolébat,
Pia Mater dum videbat
nati poenas íncliti.

Quis est homo, qui non fleret,
Matrem Christi si vidéret
in tanto supplício?

Quis non posset contristári,
Christi Matrem contemplári
doléntem cum Filio?

Pro peccátis suae gentis
vidit Jesum in torméntis
et flagéllis sùbditum.

Vidit suum dulcem natum
moriéndo desolátum,
dum emísit spíritum.

Eia, mater, fons amóris,
me sentíre vim dolóris
fac, ut tecum lúgeam.

Fac, ut árdeat cor meum
in amándo Christum Deum,
ut sibi compláceam.

Sancta Mater, istud agas,
crucifíxi fige plagas
cordi meo válide.

Tui Nati vulneráti,
tam dignáti pro me pati,
poenas mecum dívide.

Fac me tecum pìe flere [Fac me vere tecum flere],
Crucifíxo condolére
donec ego víxero.

Iuxta crucem tecum stare,
Et me tibi sociáre [te libenter sociare]
in planctu desídero.

Virgo vírginum praeclára,
mihi iam non sis amára,
fac me tecum plángere.

Fac, ut portem Christi mortem,
passiónis fac consòrtem
et plagas recólere.

Fac me plagis vulnerári,
cruce hac inebriári
et cruòre Fílii.

Flammis ne urar succènsus [Inflammatus et accensus],
per te, Virgo, sim defénsus
in die iudícii.

Fac me cruce custodíri
morte Christi praemuníri,
confovéri grátia.

Quando corpus moriétur,
fac, ut ánimae donétur
paradísi glória.

Amen.» 



Testo cantabile in italiano: 

 

Chiusa in un dolore atroce,

stavi là sotto la Croce,

dolce Madre di Gesù.

 

Santa Madre deh voi fate

che le piaghe del Signore

siano impresse nel mio cuore.

 

Il tuo cuore desolato,

fu in quell'ora trapassato,

dallo strazio più crudel.

 

Quanto triste, quanto affranta,

ti sentivi, o Madre santa,

del divino salvator.

 

Con che spasimo piangevi,

mentre trepida vedevi,

il tuo Figlio nel dolor.

 

Se ti fossi stato accanto,

forse non avrei pianto,

o Madonna, anch'io con te?

 

Dopo averti contemplata,

col tuo Figlio addolorata,

quanta pena sento in cuor!

 

Santa Vergine, hai contato

tutti i colpi del peccato,

nelle piaghe di Gesù.

 

E vedesti il tuo Figliolo,

così afflitto, così solo,

dare l'ultimo respir.

 

Dolce Madre dell'amore

fa' che il grande tuo dolore,

io lo senta pure in me.

 

Fa' che il tuo materno affetto,

per tuo Figlio benedetto,

mi commuova e infiammi il cuor.

 

Le ferite che il peccato

sul tuo corpo ha provocato

siano impresse, o Madre, in me.

 

Del Figliolo tuo trafitto,

per scontare il mio delitto,

condivido ogni dolor.

 

Di dolori quale abisso,

presso, o Madre, al crocifisso,

voglio piangere con Te.

 

Con amor di figlio, voglio

fare mio il tuo cordoglio,

rimanere accanto a Te.

 

O Madonna o Gesù buono

vi chiediamo il grande don

dell'eterna gloria in ciel. 

 


Altra traduzione 


La Madre addolorata stava

in lacrime presso la Croce

mentre pendeva il Figlio.


E la Sua anima gemente,

contristata e dolente

fu trafitta da una spada.


Oh, quanto triste e afflitta

fu la benedetta

Madre dell'Unigenito!

 

Come si rattristava, si doleva

la Pia Madre vedendo

le pene del celebre Figlio!

 

Chi non piangerebbe

al vedere la Madre di Cristo

in tanto supplizio?

 

Chi non si rattristerebbe

al contemplare la pia Madre

dolente accanto al Figlio?

 

A causa dei peccati del suo popolo

Ella vide Gesù nei tormenti,

sottoposto ai flagelli.

 

Vide il suo dolce Figlio

che moriva abbandonato

mentre esalava lo spirito.

 

Oh, Madre, fonte d'amore,

fammi provare lo stesso dolore

perché possa piangere con te.

 

Fa' che il mio cuore arda

nell'amare Cristo Dio

per fare cosa a lui gradita.

 

Santa Madre, fai questo:

imprimi le piaghe del tuo Figlio crocifisso

fortemente nel mio cuore.

 

Del tuo figlio ferito

che si è degnato di patire per me,

dividi con me le pene.

 

Fammi piangere intensamente con te,

condividendo il dolore del Crocifisso,

finché io vivrò.

 

Accanto alla Croce desidero stare con te,

in tua compagnia,

nel compianto.

 

O Vergine gloriosa fra le vergini

non essere aspra con me,

fammi piangere con te.

 

Fa' che io porti la morte di Cristo,

fammi avere parte alla sua passione

e fammi ricordare delle sue piaghe.

 

Fa' che sia ferito delle sue ferite,

che mi inebri della Croce

e del sangue del tuo Figlio.

 

Che io non sia bruciato dalle fiamme,

che io sia, o Vergine, da te difeso

nel giorno del giudizio.

 

Fa' che io sia protetto dalla Croce,

che io sia fortificato dalla morte di Cristo,

consolato dalla grazia.

 

E quando il mio corpo morirà

fa' che all'anima sia data

la gloria del Paradiso.

 

Amen. 

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