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Ufficio Beato G. P. Primo - 26 Agosto

26 AGOSTO

BEATO GIOVANNI PAOLO I, PAPA


Albino Luciani nacque a Canale d’Agordo (Belluno) il 17 ottobre 1912. Ordinato presbitero il 7 luglio 1935, fu vicario cooperatore, poi vicerettore nel seminario diocesano. Ricevette l’ordinazione episcopale da san Giovanni XXIII il 27 dicembre 1958, servendo la diocesi di Vittorio Veneto, dove si prodigò nelle visite pastorali e nell’attenzione ai nuovi problemi sociali; inoltre, partecipò a tutte le sessioni del Concilio Vaticano II. Nel 1969 san Paolo VI lo nominò patriarca di Venezia e lo creò cardinale il 5 marzo del 1973. Eletto papa il 26 agosto 1978, scelse il nome di Giovanni Paolo I, in ossequio ai due 

predecessori. Dopo 34 giorni di pontificato, il Signore accolse la sua anima la notte del 28 settembre

1978.


Dal Comune dei pastori: per un papa.


Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA


Da una Catechesi del beato Giovanni Paolo I, papa

(Udienza generale, 13 settembre 1978: Il Magistero. Testi e documenti del Pontificato,

Città del Vaticano 2022, 204-208)


Cristo e Chiesa sono una sola cosa


San Paolo ha chiesto: Chi sei, Signore? - Sono quel Gesù che tu perseguiti. Una luce, un lampo ha attraversato la sua mente. Io non perseguito Gesù, manco lo conosco: perseguito invece i 

cristiani. Si vede che Gesù e i cristiani, Gesù e la Chiesa sono la stessa cosa: inscindibile, inseparabile.

Leggete san Paolo: «Corpus Christi quod est Ecclesia». Cristo e Chiesa sono una sola cosa. 

Cristo è il Capo, noi, Chiesa, siamo le sue membra. Non è possibile aver la fede, e dire: io credo in Gesù, accetto Gesù ma non accetto la Chiesa. Bisogna accettare la Chiesa, quella che è, e come è questa Chiesa? Papa Giovanni l'ha chiamata «Mater et Magistra». Anche maestra. San 

Paolo ha detto: «Ognuno ci accetti come aiuti di Cristo ed economi e dispensatori dei suoi misteri».

Quando il povero papa, quando i vescovi, i sacerdoti propongono la dottrina, non fanno altro che aiutare Cristo. Non è una dottrina nostra, è quella di Cristo; dobbiamo solo custodirla, e presentarla. Io ero presente quando papa Giovanni ha aperto il Concilio l’undici ottobre 

millenovecentosessantadue. A un certo punto ha detto: Speriamo che con il Concilio la Chiesa faccia un balzo avanti. Tutti lo abbiamo sperato; però balzo avanti, su quale strada? Lo ha detto subito: sulle verità certe e immutabili.

Non ha neppur sognato papa Giovanni che fossero le verità a camminare, ad andare avanti, e poi, un po’ alla volta, a cambiare. Le verità sono quelle; noi dobbiamo camminare sulla strada 

di queste verità, capendo sempre di più, aggiornandoci, proponendole in una forma adatta ai nuovi tempi.

Anche papa Paolo aveva lo stesso pensiero. La prima cosa che ho fatto, appena fatto papa, fu di entrare nella cappella privata della Casa pontificia; lì in fondo papa Paolo ha fatto fare due mosaici: san Pietro e san Paolo: san Pietro che muore, san Paolo che muore; ma sotto san Pietro ci sono le parole di Gesù: Pregherò per te, Pietro, perché non venga mai meno la tua fede. Sotto san Paolo, che riceve il colpo di spada: ho consumato la mia corsa, ho conservato la fede. Voi sapete che nell'ultimo discorso del ventinove giugno, Paolo sesto ha detto: dopo quindici anni di 

pontificato, posso ringraziare il Signore; ché ho difeso, ho conservato la fede.

È madre anche la Chiesa. Se è continuatrice di Cristo e Cristo è buono, anche la Chiesa dev’esser buona, dev’esser madre verso di tutti; ma se per caso, qualche volta ci fosse nella Chiesa qualcuno di cattivo? Ma noi ce l’abbiamo, la mamma. Se la mamma è malata, se mia madre per caso diventasse zoppa, ma io le voglio bene ancora. Quindi anche se nella Chiesa ci sono, e ci sono qualche volta, dei difetti e delle mancanze, non deve mai venire meno il nostro affetto verso la Chiesa. Cerchiamo di migliorare la Chiesa diventando noi più buoni. Ciascuno di noi e tutta la Chiesa potrebbe recitare la preghiera che io recito: «Signore, prendimi come 

sono, con i miei difetti, con le mie mancanze, ma fammi diventare come tu mi desideri».


RESPONSORIO Cf. Mt 5, 13-14; 1Pt 3,15

R. Voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo: vedendo le vostre opere buone, rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.

V. Siate pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi:

R. vedendo le vostre opere buone, rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.


ORAZIONE

O Padre, che hai guardato all'umiltà del tuo servo, il beato Giovanni Paolo I, papa, per offrire alla tua Chiesa una mirabile testimonianza di fede, speranza e carità, per sua intercessione ravviva nel nostro cuore la gioia di saperci amati di intramontabile amore. 

Per il nostro Signore...