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Preghiere per i defunti, rosario e lezionario

L’eterna gioia dona loro Signore,

splenda su di essi la luce del Tuo Volto

e vivano sempre nel Tuo infinito Amore.

Amen! Alleluia!

 

PREGHIERA UNIVERSALE 1

 

Nella comunione di speranza e di carità che neppure la morte può

spezzare, mentre ricordiamo tutti i fratelli e sorelle defunti della

nostra comunità, innalziamo a Dio con umiltà e fiducia le nostre suppliche.

Preghiamo insieme e diciamo: O Dio dei vivi e dei morti, ascoltaci

 

Padre di bontà infinita,

fa’ che la Chiesa sia docile strumento di salvezza e proclami a tutti l’unico Salvatore.

Noi ti preghiamo.

 

Padre di tenerezza immensa,

sostieni coloro che provi con la malattia e la sofferenza, fa’ che non disperino mai del tuo amore di Padre.

Noi ti preghiamo.

 

Padre, che hai mandato il tuo Figlio a prendere su di sè il dolore del mondo, aiuta coloro che lottano contro le malattie e le sofferenze dell’ uomo; dona loro la ricompensa promessa a chi ti serve nei sofferenti.

Noi ti preghiamo.

 

Padre, gloria degli umili e premio dei giusti, dona ai defunti della nostra comunità la pienezza della vita e della gioia.

Noi ti preghiamo.

 

 

Dio, che riservi ai tuoi figli un regno di luce e di pace, guarda questa tua Chiesa, ancora in cammino sulle strade della vita: fa’ che un giorno nella tua casa, sciolta questa assemblea terrena, possiamo incontrarci con te

e con i nostri fratelli che in te riposano.

Per Cristo nostro Signore.

 

 

PREGHIERA UNIVERSALE 2

 

Fratelli e sorelle, chiediamo a Dio un cuore attento e vigilante, perché dopo averlo riconosciuto come Padre in questa vita, possiamo essere sempre pronti ad incontrarlo quando ci chiamerà a sè.

 

Preghiamo insieme e diciamo: Venga il tuo regno, Signore.

 

Per la Chiesa pellegrina per le strade della storia, perché educhi ogni credente a camminare con impegno nel mondo, ma con lo sguardo fisso alla dimora che Dio ci prepara, preghiamo.

 

Per questo nostro mondo, spesso distratto e attirato da ciò che non dura, perché riconosca in Gesù il suo salvatore,

colui che ha vinto la morte e il dolore, preghiamo.

 

Per chi è nella prova e ha paura della morte, per i nostri fratelli morenti, perché condividendo con Gesù il tempo della croce, scoprano oltre il momentaneo peso della sofferenza, i cieli nuovi e la terra nuova che Dio sta preparando, preghiamo.

 

Per i giovani,

perché nella loro crescita possano scoprire la sapienza del cuore che li rende liberi da superficialità, forti nelle difficoltà, generosi nell’ amare, preghiamo.

 

Per i parroci, i sacerdoti e i consacrati al Signore della nostra parrocchia che ora riposano in Dio, perché possano rallegrarsi sempre in compagnia dei santi, preghiamo.

 

 

Dio, che in Gesù ci hai detto di stare sempre pronti alla tua chiamata, rendici capaci di vivere nella pienezza dell’ amore ogni attimo della nostra vita, per essere pronti a rispondere quando tu ci chiamerai a te.

Per Cristo nostro Signore.

 

 

ROSARIO

E RITO DI SUFFRAGIO PER I DEFUNTI

 

 

Carissimi, noi crediamo che la morte non è la fine di tutto, ma la nascita ad una nuova vita. Preghiamo la Vergine assunta in cielo e meditiamo sulla risurrezione di Cristo, nostra speranza.

 

1° mistero: Gesù ha vinto la morte con la risurrezione.

Questa fede è sorgente di consolazione per il nostro dolore e di speranza per i nostri fratelli defunti.

 

2° mistero: Cristo risorto sale al cielo.

Presso il Padre continua ad intercedere per noi. Egli è andato a prepararci il posto.

 

3° mistero: Lo Spirito Santo scende sugli apostoli radunati con Maria.

Preghiamo perché come ha risuscitato Cristo, ridoni la vita anche a questi nostri fratelli.

 

4° mistero: Maria assunta in cielo è già risorta con Cristo.

E' per noi un segno di speranza e di consolazione.

 

5° mistero: Il Paradiso, la gioia senza fine, è la meta a cui siamo incamminati. Per raggiungerla possiamo attraversare il dolore e la morte. Preghiamo per i nostri fratelli perché il Signore li accolga nella sua casa per sempre.

 

Salve Regina

 

PREGHIERA DI SUFFRAGIO PER TUTTI I FEDELI DEFUNTI

 

* Rinnoviamo la fede nel Cristo, morto, sepolto e risorto per la nostra salvezza. 

Con questa certezza eleviamo al Padre la nostra preghiera unanime di suffragio e di benedizione.

 

 

Dal libro della Sapienza (cap. 3)

Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. Agli occhi degli stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro dipartita da noi una rovina, ma essi sono nella pace, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé li ha saggiati come oro nel crogiolo e li ha graditi come un olocausto.

Breve silenzio.

 

Poi la guida prosegue con le seguenti invocazioni (Rito della raccomandazione dell'anima n. 238):

 

Ad ogni invocazione rispondiamo: AMEN

 

Accogli, Signore, i tuoi servi nella dimora di salvezza, che sperano dalla tua misericordia.

Amen.

Libera, Signore, i tuoi servi da ogni vincolo di pena e da ogni tribolazione.

Amen.

Libera, Signore, i tuoi servi come liberasti Noè dal diluvio.

Amen.

Libera, Signore, i tuoi servi

come liberasti Abramo dalla regione dei Caldei.

Amen.

Libera, Signore, i tuoi servi

come liberasti Mosè dalla mano del faraone, re d'Egitto.

Amen.

Libera, Signore, i tuoi servi

come liberasti Giobbe dalle sue afflizioni.

Amen.

Libera, Signore, i tuoi servi

come liberati Daniele dalla fossa dei leoni.

Amen.

Libera, Signore, i tuoi servi come liberasti i tre giovani dalla fornace ardente e dalle mani di un re iniquo.

Amen.

Libera, Signore, i tuoi servi

come liberasti Susanna dai suoi calunniatori.

Amen.

Libera, Signore, i tuoi servi

come liberasti Davide dalle mani del re Saul

e dalle mani di Golia

AMEN

Libera, Signore, i tuoi servi

come liberasti Pietro e Paolo dal carcere

AMEN

Libera, Signore, i tuoi servi per Gesù Cristo nostro Signore, che è morto per noi sulla croce e ci ha fatto dono della vita eterna

AMEN

 

Tutti recitano la preghiera del Signore: PADRE NOSTRO

 

Dio di infinita misericordia,

che stringi in un unico abbraccio tutte le anime redente dal sangue del tuo Figlio, noi ci presentiamo davanti a te con la mestizia e il dolore per il distacco dai nostri cari defunti, ma con la fede e la speranza che il tuo Spirito ha acceso nei nostri cuori.

La morte non ha distrutto la comunione di carità che unisce la Chiesa pellegrina sulla terra alle sorelle e ai fratelli che hanno lasciato questo mondo.

Accogli, o Signore, le preghiere e le opere che umilmente ti offriamo, perché le loro anime contemplino la gloria del tuo volto.

Fa' che quando giungerà la nostra ora possiamo allietarci della tua dolce presenza nell'assemblea degli angeli e dei santi e rendere grazie a te, termine ultimo di ogni umana attesa.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

 

 

Le anime di tutti i fedeli defunti per la misericordia di Dio riposino in pace. Amen

 

 

Lezionario per le messe dei defunti

 

prima lettura

fuori del tempo pasquale

 

    1. Prima Lettura

 

Dal secondo libro dei Maccabèi 12, 43–46

In quei giorni, fatta una colletta, con tanto a testa, per circa duemila dracme d’argento, [Giuda Maccabèo, capo dei Giudei] le inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio per il peccato, compiendo così un’azione molto buona e nobile, suggerita dal pensiero della risurrezione.

 

Perché, se non avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti. Ma se egli pensava alla magnifica ricompensa riservata a coloro che si addormentano nella morte con sentimenti di pietà, la sua considerazione era santa e devota.

 

Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato. 

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 142 (143)

 

. Signore, ascolta la mia preghiera.

 

Signore, ascolta la mia preghiera!

Per la tua fedeltà, porgi l’orecchio alle mie suppliche

e per la tua giustizia rispondimi.

Non entrare in giudizio con il tuo servo:

davanti a te nessun vivente è giusto.

 

Ricordo i giorni passati,

ripenso a tutte le tue azioni,

medito sulle opere delle tue mani.

A te protendo le mie mani,

sono davanti a te come terra assetata.

 

Rispondimi presto, Signore:

mi viene a mancare il respiro.

Al mattino fammi sentire il tuo amore,

perché in te confido.

 

Insegnami a fare la tua volontà,

perché sei tu il mio Dio.

Il tuo spirito buono

mi guidi in una terra piana.

 

 

    2. Prima Lettura

 

Dal libro di Giobbe 19, 1.23–27a

 

Giobbe prese a dire:

 

«Oh, se le mie parole si scrivessero,

se si fissassero in un libro,

fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,

per sempre s’incidessero sulla roccia!

 

Io so che il mio redentore è vivo

e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!

 

Dopo che questa mia pelle sarà strappata via,

senza la mia carne, vedrò Dio.

Io lo vedrò, io stesso,

i miei occhi lo contempleranno e non un altro».

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dai Salmi 114 – 115 (116)

 

. Camminerò alla presenza del Signore

nella terra dei viventi.

 

Pietoso e giusto è il Signore,

il nostro Dio è misericordioso.

Il Signore protegge i piccoli:

ero misero ed egli mi ha salvato.

 

Ho creduto anche quando dicevo:

«Sono troppo infelice».

Ho detto con sgomento:

«Ogni uomo è bugiardo».

 

Agli occhi del Signore è preziosa

la morte dei suoi fedeli.

Ti prego, Signore, perché sono tuo servo;

tu hai spezzato le mie catene.

 

 

3. Prima Lettura

 

Dal libro della Sapienza 3, 1–9

 

Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio,

nessun tormento li toccherà.

 

Agli occhi degli stolti parve che morissero,

la loro fine fu ritenuta una sciagura,

la loro partenza da noi una rovina,

ma essi sono nella pace.

 

Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi,

la loro speranza resta piena d’immortalità.

In cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici,

perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé;

li ha saggiati come oro nel crogiuolo

e li ha graditi come l’offerta di un olocausto.

 

Nel giorno del loro giudizio risplenderanno,

come scintille nella stoppia correranno qua e là.

Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli

e il Signore regnerà per sempre su di loro.

 

Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità,

i fedeli nell’amore rimarranno presso di lui,

perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti.

 

Parola di Dio.

 

Forma breve:

 

Dal libro della Sapienza 3, 1-6.9

 

Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio,

nessun tormento li toccherà.

 

Agli occhi degli stolti parve che morissero,

la loro fine fu ritenuta una sciagura,

la loro partenza da noi una rovina,

ma essi sono nella pace.

 

Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi,

la loro speranza resta piena d’immortalità.

In cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici,

perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé;

li ha saggiati come oro nel crogiuolo

e li ha graditi come l’offerta di un olocausto.

 

Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità,

i fedeli nell’amore rimarranno presso di lui,

perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 102 (103)

 

. Misericordioso e pietoso è il Signore.

 

Misericordioso e pietoso è il Signore,

lento all’ira e grande nell’amore.

Non è in lite per sempre,

non rimane adirato in eterno.

 

Come è tenero un padre verso i figli,

così il Signore è tenero verso quelli che lo temono,

perché egli sa bene di che siamo plasmati,

ricorda che noi siamo polvere.

 

L’uomo: come l’erba sono i suoi giorni!

Come un fiore di campo, così egli fiorisce.

Se un vento lo investe, non è più,

né più lo riconosce la sua dimora.

 

Ma l’amore del Signore è da sempre,

per sempre su quelli che lo temono,

e la sua giustizia per i figli dei figli,

per quelli che custodiscono la sua alleanza

e ricordano i suoi precetti per osservarli.

 

 

4. Prima Lettura

 

Dal libro della Sapienza

4, 7-15

 

Il giusto, anche se muore prematuramente,

si troverà in un luogo di riposo.

Vecchiaia veneranda non è quella longeva,

né si misura con il numero degli anni;

ma canizie per gli uomini è la saggezza,

età senile è una vita senza macchia.

 

Divenuto caro a Dio, fu amato da lui

e, poiché viveva fra peccatori, fu portato altrove.

Fu rapito, perché la malvagità non alterasse la sua intelligenza o l’inganno non seducesse la sua anima,

poiché il fascino delle cose frivole oscura tutto ciò che è bello

e il turbine della passione perverte un animo senza malizia.

 

Giunto in breve alla perfezione,

ha conseguito la pienezza di tutta una vita.

La sua anima era gradita al Signore,

perciò si affrettò a uscire dalla malvagità.

 

La gente vide ma non capì,

non ha riflettuto su un fatto così importante:

grazia e misericordia sono per i suoi eletti

e protezione per i suoi santi.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 24 (25)

 

. Chiunque in te spera, Signore, non resta deluso.

 

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia

e del tuo amore, che è da sempre.

ricordati di me nella tua misericordia,

per la tua bontà, Signore.

 

Allarga il mio cuore angosciato,

liberami dagli affanni.

Vedi la mia povertà e la mia fatica

e perdona tutti i miei peccati.

 

Proteggimi, portami in salvo;

che io non resti deluso,

perché in te mi sono rifugiato.

Mi proteggano integrità e rettitudine,

perché in te ho sperato.

 

 

5. Prima Lettura

 

Dal libro del profeta Isaìa 25, 6a.7-9

 

In quel giorno, preparerà il Signore dell’universo

per tutti i popoli, su questo monte,

un banchetto di grasse vivande.

 

Egli strapperà su questo monte

il velo che copriva la faccia di tutti i popoli

e la coltre distesa su tutte le nazioni.

 

Eliminerà la morte per sempre.

Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto,

l’ignominia del suo popolo

farà scomparire da tutta la terra,

poiché il Signore ha parlato.

 

E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;

in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.

Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;

rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza».

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 22 (23)

 

. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

 

Su pascoli erbosi mi fa riposare,

ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l’anima mia, 

mi guida per il giusto cammino

a motivo del suo nome.

 

Anche se vado per una valle oscura,

non temo alcun male, perché tu sei con me.

Il tuo bastone e il tuo vincastro

mi danno sicurezza.

 

Davanti a me tu prepari una mensa

sotto gli occhi dei miei nemici.

Ungi di olio il mio capo;

il mio calice trabocca.

 

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne

tutti i giorni della mia vita,

abiterò ancora nella casa del Signore

per lunghi giorni.

 

 

 

6. Prima Lettura

 

Dal libro delle Lamentazioni 3, 17-26

 

Sono rimasto lontano dalla pace,

ho dimenticato il benessere.

E dico: «È scomparsa la mia gloria,

la speranza che mi veniva dal Signore».

 

Il ricordo della mia miseria e del mio vagare

è come assenzio e veleno.

Ben se ne ricorda la mia anima

e si accascia dentro di me.

Questo intendo richiamare al mio cuore,

e per questo voglio riprendere speranza.

 

Le grazie del Signore non sono finite,

non sono esaurite le sue misericordie.

Si rinnovano ogni mattina,

grande è la sua fedeltà.

 

«Mia parte è il Signore - io esclamo -,

per questo in lui spero».

Buono è il Signore con chi spera in lui,

con colui che lo cerca.

È bene aspettare in silenzio

la salvezza del Signore.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 129 (130)

 

. Dal profondo a te grido, o Signore.

 

Dal profondo a te grido, o Signore;

Signore, ascolta la mia voce.

Siano i tuoi orecchi attenti

alla voce della mia supplica.

 

Se consideri le colpe, Signore,

Signore, chi ti può resistere?

Ma con te è il perdono:

così avremo il tuo timore.

 

Io spero, Signore.

Spera l’anima mia,

attendo la sua parola.

L’anima mia è rivolta al Signore

più che le sentinelle all’aurora.

 

Più che le sentinelle l’aurora,

Israele attenda il Signore,

perché con il Signore è la misericordia

e grande è con lui la redenzione.

Egli redimerà Israele

da tutte le sue colpe.

 

 

7. Prima Lettura

 

Dal libro del profeta Daniele

12, 1-3

 

[In quei giorni, io Daniele, udii questa parola:]

 

«In quel tempo, sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Sarà un tempo di angoscia, come non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro.

 

Molti di quelli che dormono nella regione della polvere si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l’infamia eterna.

 

I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre.»

 

Parola di Dio.

 

Salmo Responsoriale

Dai Salmi 41-42 (42-43)

 

. L’anima mia ha sete del Dio vivente.

 

Come la cerva anela

ai corsi d’acqua,

così l’anima mia anela

a te, o Dio.

 

L’anima mia ha sete di Dio,

del Dio vivente:

quando verrò e vedrò

il volto di Dio?

 

Avanzavo tra la folla, 

la precedevo fino alla casa di Dio,

fra canti di gioia e di lode

di una moltitudine in festa.

 

Manda la tua luce e la tua verità:

siano esse a guidarmi,

mi conducano alla tua santa montagna,

alla tua dimora.

 

Verrò all’altare di Dio,

a Dio, mia gioiosa esultanza.

A te canterò sulla cetra,

Dio, Dio mio.

 

Perché ti rattristi, anima mia,

perché ti agiti in me?

Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,

lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

 

 

 

PRIMA LETTURA

Nel tempo pasquale

 

1. Prima Lettura

 

Dagli Atti degli Apostoli

10, 34-43

 

In quei giorni, Pietro prese la parola e disse:

 

«In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga. Questa è la Parola che egli ha inviato ai figli d’Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesù Cristo: questi è il Signore di tutti.

 

Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.

 

E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».

 

Parola di Dio.

 

FORMA BREVE:

 

Dagli Atti degli Apostoli

10, 34-36.42-43

In quei giorni, Pietro prese la parola e disse:

 

«In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga. Questa è la Parola che egli ha inviato ai figli d’Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesù Cristo: questi è il Signore di tutti.

 

Egli ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 62 (63)

 

. Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

 

O Dio, tu sei il mio Dio,

dall’aurora io ti cerco,

ha sete di te l’anima mia,

desidera te la mia carne

in terra arida, assetata, senz’acqua.

 

Così nel santuario ti ho contemplato,

guardando la tua potenza e la tua gloria.

Poiché il tuo amore vale più della vita,

le mie labbra canteranno la tua lode.

 

Così ti benedirò per tutta la vita:

nel tuo nome alzerò le mie mani.

Come saziato dai cibi migliori,

con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

 

Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,

esulto di gioia all’ombra delle tue ali.

A te si stringe l’anima mia:

la tua destra mi sostiene.

 

 

2. Prima Lettura

 

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

14, 13

Io, Giovanni, udii una voce dal cielo che diceva: «Scrivi: d’ora in poi, beati i morti che muoiono nel Signore. Sì - dice lo Spirito -, essi riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono».

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 129 (130)

 

. Io spero, Signore; attendo la sua parola.

 

Dal profondo a te grido, o Signore;

Signore, ascolta la mia voce.

Siano i tuoi orecchi attenti

alla voce della mia supplica.

 

Se consideri le colpe, Signore,

Signore, chi ti può resistere?

Ma con te è il perdono:

così avremo il tuo timore.

 

Io spero, Signore.

Spera l’anima mia,

attendo la sua parola.

L’anima mia è rivolta al Signore

più che le sentinelle all’aurora.

 

Più che le sentinelle l’aurora,

Israele attenda il Signore,

perché con il Signore è la misericordia

e grande è con lui la redenzione.

Egli redimerà Israele

da tutte le sue colpe.

 

 

3. Prima Lettura

 

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

20, 11-21,1

 

Io, Giovanni, vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva. Scomparvero dalla sua presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé.

 

E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. E i libri furono aperti. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati secondo le loro opere, in base a ciò che era scritto in quei libri.

 

Il mare restituì i morti che esso custodiva, la Morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. Poi la Morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non risultò scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.

 

E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 142 (143)

 

. Signore, ascolta la mia preghiera.

 

Signore, ascolta la mia preghiera!

Per la tua fedeltà, porgi l’orecchio alle mie suppliche

e per la tua giustizia rispondimi.

Non entrare in giudizio con il tuo servo:

davanti a te nessun vivente è giusto.

 

Ricordo i giorni passati,

ripenso a tutte le tue azioni,

medito sulle opere delle tue mani.

A te protendo le mie mani,

sono davanti a te come terra assetata.

 

Rispondimi presto, Signore:

mi viene a mancare il respiro.

Al mattino fammi sentire il tuo amore,

perché in te confido.

 

Insegnami a fare la tua volontà,

perché sei tu il mio Dio.

Il tuo spirito buono

mi guidi in una terra piana.

 

 

4. Prima Lettura

 

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

21, 1-5a.6b-7

 

Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.

 

Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:

«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!

Egli abiterà con loro 

ed essi saranno suoi popoli

ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.

E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi

e non vi sarà più la morte

né lutto né lamento né affanno,

perché le cose di prima sono passate».

 

E Colui che sedeva sul trono disse: 

«Ecco, io faccio nuove tutte le cose.

Io sono l’Alfa e l’Omèga,

il Principio e la Fine.

A colui che ha sete 

io darò gratuitamente da bere

alla fonte dell’acqua della vita.

Chi sarà vincitore erediterà questi beni;

io sarò suo Dio ed egli sarà mio figlio».

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 121 (122)

 

. Andiamo con gioia incontro al Signore.

 

Quale gioia, quando mi dissero:

«Andremo alla casa del Signore!».

Già sono fermi i nostri piedi

alle tue porte, Gerusalemme!

 

È là che salgono le tribù,

le tribù del Signore,

secondo la legge d’Israele,

per lodare il nome del Signore.

Là sono posti i troni del giudizio,

i troni della casa di Davide.

 

Chiedete pace per Gerusalemme:

vivano sicuri quelli che ti amano;

sia pace nelle tue mura,

sicurezza nei tuoi palazzi.

 

Per i miei fratelli e i miei amici

io dirò: «Su te sia pace!».

Per la casa del Signore nostro Dio,

chiederò per te il bene.

 

 

SECONDA LETTURA

 

 

    1. Seconda Lettura

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

5, 5-11

 

Fratelli, la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

 

Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.

 

A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 142 (143)

 

. Signore, ascolta la mia preghiera.

 

Signore, ascolta la mia preghiera!

Per la tua fedeltà, porgi l’orecchio alle mie suppliche

e per la tua giustizia rispondimi.

Non entrare in giudizio con il tuo servo:

davanti a te nessun vivente è giusto.

 

Ricordo i giorni passati,

ripenso a tutte le tue azioni,

medito sulle opere delle tue mani.

A te protendo le mie mani,

sono davanti a te come terra assetata.

 

Rispondimi presto, Signore:

mi viene a mancare il respiro.

Al mattino fammi sentire il tuo amore,

perché in te confido.

 

Insegnami a fare la tua volontà,

perché sei tu il mio Dio.

Il tuo spirito buono

mi guidi in una terra piana.

 

 

    2. Seconda Lettura

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

5, 17-21

 

Fratelli, se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.

 

Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.

 

La Legge poi sopravvenne perché abbondasse la caduta; ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 102 (103)

 

. Misericordioso e pietoso è il Signore.

 

Misericordioso e pietoso è il Signore,

lento all’ira e grande nell’amore.

Non ci tratta secondo i nostri peccati

e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

 

Come è tenero un padre verso i figli,

così il Signore è tenero verso quelli che lo temono,

perché egli sa bene di che siamo plasmati,

ricorda che noi siamo polvere.

 

L’uomo: come l’erba sono i suoi giorni!

Come un fiore di campo, così egli fiorisce.

Se un vento lo investe, non è più,

né più lo riconosce la sua dimora.

 

Ma l’amore del Signore è da sempre,

per sempre su quelli che lo temono,

e la sua giustizia per i figli dei figli,

per quelli che custodiscono la sua alleanza

e ricordano i suoi precetti per osservarli.

 

    3. Seconda Lettura

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

6, 3-9

                                              

Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?

 

Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua risurrezione.

 

Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è liberato dal peccato.

 

Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui.

 

Parola di Dio.

 

Forma breve:

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

6, 3-4.8-9

 

Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?

 

Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.

 

Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 26 (27)

 

. Il Signore è mia luce e mia salvezza.

 

Il Signore è mia luce e mia salvezza:

di chi avrò timore?

Il Signore è difesa della mia vita:

di chi avrò paura?

 

Una cosa ho chiesto al Signore,

questa sola io cerco:

abitare nella casa del Signore

tutti i giorni della mia vita,

per contemplare la bellezza del Signore

e ammirare il suo santuario.

 

Ascolta, Signore, la mia voce.

Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!

Il tuo volto, Signore, io cerco.

Non nascondermi il tuo volto.

 

Sono certo di contemplare la bontà del Signore

nella terra dei viventi.

Spera nel Signore, sii forte,

si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

 

 

 

4. Seconda Lettura

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

8, 14-23

 

Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».

 

Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

 

Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.

 

La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità - non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta - nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.

 

Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 62 (63)

 

. Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

 

O Dio, tu sei il mio Dio,

dall’aurora io ti cerco,

ha sete di te l’anima mia,

desidera te la mia carne

in terra arida, assetata, senz’acqua.

 

Così nel santuario ti ho contemplato,

guardando la tua potenza e la tua gloria.

Poiché il tuo amore vale più della vita,

le mie labbra canteranno la tua lode.

 

Così ti benedirò per tutta la vita:

nel tuo nome alzerò le mie mani.

Come saziato dai cibi migliori,

con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

 

Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,

esulto di gioia all’ombra delle tue ali.

A te si stringe l’anima mia:

la tua destra mi sostiene.

 

 

 

5. Seconda Lettura

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

8, 31b-35.37-39

 

Fratelli, se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che giustifica! Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi!

 

Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Salmo 22 (23)

 

. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

 

Su pascoli erbosi mi fa riposare,

ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l’anima mia, 

mi guida per il giusto cammino

a motivo del suo nome.

 

Anche se vado per una valle oscura,

non temo alcun male, perché tu sei con me.

Il tuo bastone e il tuo vincastro

mi danno sicurezza.

 

Davanti a me tu prepari una mensa

sotto gli occhi dei miei nemici.

Ungi di olio il mio capo;

il mio calice trabocca.

 

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne

tutti i giorni della mia vita,

abiterò ancora nella casa del Signore

per lunghi giorni.

 

 

 

6. Seconda Lettura

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

14, 7-9.10c-12

 

Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore. Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi.

 

Tutti ci presenteremo al tribunale di Dio, perché sta scritto:

«Io vivo, dice il Signore:

ogni ginocchio si piegherà davanti a me

e ogni lingua renderà gloria a Dio».

 

Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Salmo 129 (130)

 

. Dal profondo a te grido, o Signore.

 

Dal profondo a te grido, o Signore;

Signore, ascolta la mia voce.

Siano i tuoi orecchi attenti

alla voce della mia supplica.

 

Se consideri le colpe, Signore,

Signore, chi ti può resistere?

Ma con te è il perdono:

così avremo il tuo timore.

 

Io spero, Signore.

Spera l’anima mia,

attendo la sua parola.

L’anima mia è rivolta al Signore

più che le sentinelle all’aurora.

 

Più che le sentinelle l’aurora,

Israele attenda il Signore,

perché con il Signore è la misericordia

e grande è con lui la redenzione.

Egli redimerà Israele

da tutte le sue colpe.

 

 

 

7. Seconda Lettura

 

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

15, 20-24a.25-28

 

Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti.

Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre.

 

È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.

 

Però, quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.

 

Parola di Dio.

 

 

Forma breve:

 

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

15, 20-23

 

Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.

 

Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dai Salmi 114 – 115 (116)

 

. Camminerò alla presenza del Signore

nella terra dei viventi.

 

Pietoso e giusto è il Signore,

il nostro Dio è misericordioso.

Il Signore protegge i piccoli:

ero misero ed egli mi ha salvato.

 

Ho creduto anche quando dicevo:

«Sono troppo infelice».

Ho detto con sgomento:

«Ogni uomo è bugiardo».

 

Agli occhi del Signore è preziosa

la morte dei suoi fedeli.

Ti prego, Signore, perché sono tuo servo;

tu hai spezzato le mie catene.

 

8. Seconda Lettura

 

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

15, 51-57

 

Fratelli, ecco, io vi annuncio un mistero: noi tutti non moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Essa infatti suonerà e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati. È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta d’incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta d’immortalità.

 

Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura:

«La morte è stata inghiottita nella vittoria.

Dov’è, o morte, la tua vittoria?

Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?».

 

Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dai Salmi 41-42 (42-43)

 

. L’anima mia ha sete del Dio vivente.

 

Come la cerva anela

ai corsi d’acqua,

così l’anima mia anela

a te, o Dio.

 

L’anima mia ha sete di Dio,

del Dio vivente:

quando verrò e vedrò

il volto di Dio?

 

Avanzavo tra la folla, 

la precedevo fino alla casa di Dio,

fra canti di gioia e di lode

di una moltitudine in festa.

 

Manda la tua luce e la tua verità:

siano esse a guidarmi,

mi conducano alla tua santa montagna,

alla tua dimora.

 

Verrò all’altare di Dio,

a Dio, mia gioiosa esultanza.

A te canterò sulla cetra,

Dio, Dio mio.

 

Perché ti rattristi, anima mia,

perché ti agiti in me?

Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,

lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

 

9. Seconda Lettura

 

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

4, 14 - 5, 1

 

Fratelli, [siamo] convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. Tutto infatti è per voi, perché la grazia, accresciuta a opera di molti, faccia abbondare l’inno di ringraziamento, per la gloria di Dio.

 

Per questo non ci scoraggiamo, ma, se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore invece si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria: noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece sono eterne.

 

Sappiamo infatti che, quando sarà distrutta la nostra dimora terrena, che è come una tenda, riceveremo da Dio un’abitazione, una dimora non costruita da mani d’uomo, eterna, nei cieli.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Salmo 22 (23)

 

. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

 

Su pascoli erbosi mi fa riposare,

ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l’anima mia, 

mi guida per il giusto cammino

a motivo del suo nome.

 

Anche se vado per una valle oscura,

non temo alcun male, perché tu sei con me.

Il tuo bastone e il tuo vincastro

mi danno sicurezza.

 

Davanti a me tu prepari una mensa

sotto gli occhi dei miei nemici.

Ungi di olio il mio capo;

il mio calice trabocca.

 

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne

tutti i giorni della mia vita,

abiterò ancora nella casa del Signore

per lunghi giorni.

10. Seconda Lettura

 

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

5, 1.6-10

 

Fratelli, sappiamo che, quando sarà distrutta la nostra dimora terrena, che è come una tenda, riceveremo da Dio un’abitazione, una dimora non costruita da mani d’uomo, eterna, nei cieli.

 

Dunque, sempre pieni di fiducia e sapendo che siamo in esilio lontano dal Signore finché abitiamo nel corpo - camminiamo infatti nella fede e non nella visione -, siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore.

 

Perciò, sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere a lui graditi. Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene che in male.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 121 (122)

 

. Andiamo con gioia incontro al Signore.

 

Quale gioia, quando mi dissero:

«Andremo alla casa del Signore!».

Già sono fermi i nostri piedi

alle tue porte, Gerusalemme!

 

È là che salgono le tribù,

le tribù del Signore,

secondo la legge d’Israele,

per lodare il nome del Signore.

Là sono posti i troni del giudizio,

i troni della casa di Davide.

 

Chiedete pace per Gerusalemme:

vivano sicuri quelli che ti amano;

sia pace nelle tue mura,

sicurezza nei tuoi palazzi.

 

Per i miei fratelli e i miei amici

io dirò: «Su te sia pace!».

Per la casa del Signore nostro Dio,

chiederò per te il bene.

 

 

11. Seconda Lettura

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

3, 20-21

 

Fratelli, la nostra cittadinanza è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 62 (63)

 

. Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

 

O Dio, tu sei il mio Dio,

dall’aurora io ti cerco,

ha sete di te l’anima mia,

desidera te la mia carne

in terra arida, assetata, senz’acqua.

 

Così nel santuario ti ho contemplato,

guardando la tua potenza e la tua gloria.

Poiché il tuo amore vale più della vita,

le mie labbra canteranno la tua lode.

 

Così ti benedirò per tutta la vita:

nel tuo nome alzerò le mie mani.

Come saziato dai cibi migliori,

con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

 

Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,

esulto di gioia all’ombra delle tue ali.

A te si stringe l’anima mia:

la tua destra mi sostiene.

 

 

12. Seconda Lettura

 

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

4, 13-18

 

Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.

 

Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore.

 

Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 26 (27)

 

. Il Signore è mia luce e mia salvezza.

 

Il Signore è mia luce e mia salvezza:

di chi avrò timore?

Il Signore è difesa della mia vita:

di chi avrò paura?

 

Una cosa ho chiesto al Signore,

questa sola io cerco:

abitare nella casa del Signore

tutti i giorni della mia vita,

per contemplare la bellezza del Signore

e ammirare il suo santuario.

 

Ascolta, Signore, la mia voce.

Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!

Il tuo volto, Signore, io cerco.

Non nascondermi il tuo volto.

 

Sono certo di contemplare la bontà del Signore

nella terra dei viventi.

Spera nel Signore, sii forte,

si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

 

13. Seconda Lettura

 

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

2, 8-13

 

Figlio mio,

ricòrdati di Gesù Cristo,

risorto dai morti,

discendente di Davide,

come io annuncio nel mio Vangelo,

per il quale soffro

fino a portare le catene come un malfattore.

 

Ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. Questa parola è degna di fede:

Se moriamo con lui, con lui anche vivremo; 

se perseveriamo, con lui anche regneremo;

se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà;

se siamo infedeli, lui rimane fedele,

perché non può rinnegare se stesso.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 24 (25)

 

. Chiunque in te spera, Signore, non resta deluso.

 

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia

e del tuo amore, che è da sempre.

Ricòrdati di me nella tua misericordia,

per la tua bontà, Signore.

 

Allarga il mio cuore angosciato,

liberami dagli affanni.

Vedi la mia povertà e la mia fatica

e perdona tutti i miei peccati.

 

Proteggimi, portami in salvo;

che io non resti deluso,

perché in te mi sono rifugiato.

Mi proteggano integrità e rettitudine,

perché in te ho sperato.

 

14. Seconda Lettura

 

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

3, 1-2

 

Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.

 

Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 26 (27)

 

. Il Signore è mia luce e mia salvezza.

 

Il Signore è mia luce e mia salvezza:

di chi avrò timore?

Il Signore è difesa della mia vita:

di chi avrò paura?

 

Una cosa ho chiesto al Signore,

questa sola io cerco:

abitare nella casa del Signore

tutti i giorni della mia vita,

per contemplare la bellezza del Signore

e ammirare il suo santuario.

 

Ascolta, Signore, la mia voce.

Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!

Il tuo volto, Signore, io cerco.

Non nascondermi il tuo volto.

 

Sono certo di contemplare la bontà del Signore

nella terra dei viventi.

Spera nel Signore, sii forte,

si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

 

 

15. Seconda Lettura

 

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

3, 14-16

 

Figlioli, noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha più la vita eterna che dimora in lui.

 

In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Salmo 22 (23)

 

. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

 

Su pascoli erbosi mi fa riposare,

ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l’anima mia, 

mi guida per il giusto cammino

a motivo del suo nome.

 

Anche se vado per una valle oscura,

non temo alcun male, perché tu sei con me.

Il tuo bastone e il tuo vincastro

mi danno sicurezza.

 

Davanti a me tu prepari una mensa

sotto gli occhi dei miei nemici.

Ungi di olio il mio capo;

il mio calice trabocca.

 

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne

tutti i giorni della mia vita,

abiterò ancora nella casa del Signore

per lunghi giorni.

 

 

VANGELO

 

1. Canto al Vangelo

Mt 25, 34

 

. Alleluia, alleluia.

 

Venite, benedetti del Padre mio, 

ricevete in eredità il regno preparato per voi 

fin dalla creazione del mondo.

 

. Alleluia.

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Matteo

5, 1-12a

 

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

 

«Beati i poveri in spirito,

perché di essi è il regno dei cieli.

 

Beati quelli che sono nel pianto,

perché saranno consolati.

 

Beati i miti,

perché avranno in eredità la terra.

 

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,

perché saranno saziati.

 

Beati i misericordiosi,

perché troveranno misericordia.

 

Beati i puri di cuore,

perché vedranno Dio.

 

Beati gli operatori di pace,

perché saranno chiamati figli di Dio.

 

Beati i perseguitati per la giustizia,

perché di essi è il regno dei cieli.

 

Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. 

 

Parola del Signore.

 

 

2. Canto al Vangelo

cf. Mt 11, 25

 

. Alleluia, alleluia.

 

Ti rendo lode, Padre, 

Signore del cielo e della terra, 

perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Matteo

11, 25-30

 

In quel tempo Gesù disse:

 

«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

 

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

 

Parola del Signore.

 

 

3. Canto al Vangelo

Fil 3, 20

 

. Alleluia, alleluia.

 

La nostra cittadinanza è nei cieli 

e di là aspettiamo come salvatore 

il Signore Gesù Cristo.

 

. Alleluia.

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Matteo

25, 1-13

 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:

 

«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.

 

A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.

 

Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.

 

Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

 

Parola del Signore.

 

 

4. Canto al Vangelo

Mt 25, 34

 

. Alleluia, alleluia.

 

Venite, benedetti del Padre mio, 

ricevete in eredità il regno preparato per voi 

fin dalla creazione del mondo.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Matteo

25, 31-46

 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

 

«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.

 

Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.

 

Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.

 

Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.

 

Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.

 

E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

 

Parola del Signore.

 

 

5. Canto al Vangelo

Ap 1, 5a.6b

. Alleluia, alleluia.

 

Gesù Cristo è il primogenito dei morti 

a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 Dal Vangelo secondo Marco

15, 33-39;  16, 1-6

 

Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Ecco, chiama Elia!». Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere». Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.

 

Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!».

 

Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole.

Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del sepolcro?». Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande.

 

Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto.

 

Parola del Signore.

 

Forma breve:

 

 Dal Vangelo secondo Marco

15, 33-39

 

Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Ecco, chiama Elia!». Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere». Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.

 

Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!».

 

Parola del Signore.

 

 

6. Canto al Vangelo

Gv 11, 25a.26

 

. Alleluia, alleluia.

 

Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore,

chi crede in me non morirà in eterno.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Luca

7, 11-17

 

In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.

 

Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.

 

Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.

 

Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo».

 

Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

 

Parola del Signore.

 

 

7. Canto al Vangelo

Fil 3, 20

 

. Alleluia, alleluia.

 

La nostra cittadinanza è nei cieli 

e di là aspettiamo come salvatore 

il Signore Gesù Cristo.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Luca

12, 35-40

 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

 

«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.

 

Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.

 

E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

 

Parola del Signore.

 

 

8. Canto al Vangelo

Cf. Ap 14, 13

 

. Alleluia, alleluia.

 

Beati i morti che muoiono nel Signore;

riposeranno dalle loro fatiche, 

perché le loro opere li seguono

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Luca

23, 33.39-43

 

Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra.

 

Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

 

Parola del Signore.

 

 

9. Canto al Vangelo

Ap 1, 5a.6b

 

. Alleluia, alleluia.

 

Gesù Cristo è il primogenito dei morti 

a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Luca

23, 44-46.50.52-53; 24, 1-6a

 

Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò.

 

Ed ecco, vi era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, buono e giusto. Questi si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo depose dalla croce, lo avvolse con un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, nel quale nessuno era stato ancora sepolto.

 

Il primo giorno della settimana, al mattino presto [le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea] si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.

 

Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto».

 

Parola del Signore.

 

 

Forma breve:

 

 Dal Vangelo secondo Luca

23, 44-46.50.52-53

Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò.

 

Ed ecco, vi era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, buono e giusto. Questi si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo depose dalla croce, lo avvolse con un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, nel quale nessuno era stato ancora sepolto.

 

Parola del Signore.

 

 

10. Canto al Vangelo

Cf. Gv 3, 16

 

. Alleluia, alleluia.

 

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito; 

chiunque crede in lui ha la vita eterna.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Luca

24 ,13-35

 

Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana,] due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.

 

Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».

 

Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

 

Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro.

 

Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». 

 

Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

 

Parola del Signore.

 

 

11. Canto al Vangelo

Mt 25, 34

 

. Alleluia, alleluia.

 

Venite, benedetti del Padre mio, 

ricevete in eredità il regno preparato per voi 

fin dalla creazione del mondo.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

5, 24-29

 

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:

 

«In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora - ed è questa - in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.

 

Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna».

 

Parola del Signore.

 

 

12. Canto al Vangelo

Gv 6, 40

 

. Alleluia, alleluia.

 

Questa è la volontà del Padre mio: 

che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; 

e io lo risusciterò nell’ultimo giorno, dice il Signore.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

6, 37-40

In quel tempo, Gesù disse alla folla:

 

«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

 

E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.

 

Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

 

Parola del Signore.

 

 

13. Canto al Vangelo

Gv 6, 51

 

. Alleluia, alleluia.

 

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,

se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

6, 51-58

 

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

 

Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».

Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.

Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

 

Parola del Signore.

 

 

14. Canto al Vangelo

Cf. Gv 11, 25a.26

 

. Alleluia, alleluia.

 

Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore,

chi crede in me non morirà in eterno.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

11, 17-27

In quel tempo, quando Gesù arrivò [a Betània], trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello.

 

Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. 

 

Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà».

 

Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno».

 

Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

 

Parola del Signore.

 

 

Forma breve:

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

11, 21-27

In quel tempo, Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà».

 

Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno».

 

Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

 

Parola del Signore.

 

 

15. Canto al Vangelo

Gv 3, 16

 

. Alleluia, alleluia.

 

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito; 

chiunque crede in lui ha la vita eterna.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

11, 32-45

 

In quel tempo, quando Maria [sorella di Lazzaro] giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!».

 

Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».

 

Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra.

Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».

 

Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

 

Parola del Signore.

 

 

16. Canto al Vangelo

Gv 12, 24

 

. Alleluia, alleluia.

 

Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; 

se invece muore, produce molto frutto.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

12, 23-28

 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.

Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome».

 

Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!».

 

Parola del Signore.

 

 

 

Forma breve:

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

12, 23-26

 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.

Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».

 

Parola del Signore.

 

 

17. Canto al Vangelo

Gv 6, 39

 

. Alleluia, alleluia.

 

Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: 

che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, 

ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

14, 1-6

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: «Vado a prepararvi un posto»?

Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».

 

Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

 

Parola del Signore.

 

 

18. Canto al Vangelo

Cf. Gv 6, 39

 

. Alleluia, alleluia.

 

Questa è la volontà del Padre mio: 

che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, 

ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 Dal Vangelo secondo Giovanni

17, 24-26

 

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo]:

 

«Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.

 

Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

 

Parola del Signore.

 

 

19. Canto al Vangelo

Cf. Gv 3, 16

 

. Alleluia, alleluia.

 

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito; 

chiunque crede in lui ha la vita eterna.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

19, 17-18.25-39

 

In quel tempo, Gesù, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo.

 

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.

 

Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.

 

Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.

 

Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».

 

Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo - quello che in precedenza era andato da lui di notte - e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di àloe.

 

Parola del Signore.

 

 

 

NELLE ESEQUIE

DI UN BAMBINO

BATTEZZATO

 

PRIMA LETTURA

FUORI DEL TEMPO PASQUALE

 

 

1. Prima Lettura

 

Dal libro del profeta Isaìa

25, 6a.7-9

 

In quel giorno, preparerà il Signore dell’universo

per tutti i popoli, su questo monte,

un banchetto di grasse vivande.

 

Egli strapperà su questo monte

il velo che copriva la faccia di tutti i popoli

e la coltre distesa su tutte le nazioni.

 

Eliminerà la morte per sempre.

Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto,

l’ignominia del suo popolo

farà scomparire da tutta la terra,

poiché il Signore ha parlato.

 

E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;

in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.

Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;

rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza».

 

Parola di Dio.

 

Salmo Responsoriale

Dai Salmi 41–42 (42–43)

 

. L’anima mia ha sete del Dio vivente.

 

Come la cerva anela

ai corsi d’acqua,

così l’anima mia anela

a te, o Dio.

 

L’anima mia ha sete di Dio,

del Dio vivente:

quando verrò e vedrò

il volto di Dio?

 

Avanzavo tra la folla, 

la precedevo fino alla casa di Dio,

fra canti di gioia e di lode

di una moltitudine in festa.

 

Manda la tua luce e la tua verità:

siano esse a guidarmi,

mi conducano alla tua santa montagna,

alla tua dimora.

 

Verrò all’altare di Dio,

a Dio, mia gioiosa esultanza.

A te canterò sulla cetra,

Dio, Dio mio.

 

Perché ti rattristi, anima mia,

perché ti agiti in me?

Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,

lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

 

 

 

 

2. Prima Lettura

 

Dal libro delle Lamentazioni

3, 22–26

 

Le grazie del Signore non sono finite,

non sono esaurite le sue misericordie.

Si rinnovano ogni mattina,

grande è la sua fedeltà.

 

«Mia parte è il Signore - io esclamo -,

per questo in lui spero».

Buono è il Signore con chi spera in lui,

con colui che lo cerca.

 

È bene aspettare in silenzio

la salvezza del Signore.

 

Parola di Dio.

 

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 24 (25)

 

. A te, Signore, innalzo l’anima mia.

 

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,

insegnami i tuoi sentieri.

Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,

perché sei il Dio della mia salvezza.

 

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia

e del tuo amore, che è da sempre.

Ricòrdati di me nella tua misericordia,

per la tua bontà, Signore.

 

Proteggimi, portami in salvo;

che io non resti deluso,

perché in te mi sono rifugiato.

Mi proteggano integrità e rettitudine,

perché in te ho sperato.

 

 

 

Prima Lettura

NEL TEMPO PASQUALE

 

 

1. Prima Lettura

 

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

7, 9–10.15–17

 

Io, Giovanni, vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello».

 

Stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro.

Non avranno più fame né avranno più sete,

non li colpirà il sole né arsura alcuna,

perché l’Agnello, che sta in mezzo al trono,

sarà il loro pastore

e li guiderà alle fonti delle acque della vita.

E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi».

 

Parola di Dio.

 

 

Salmo responsoriale

Salmo 22 (23)

 

. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

 

Su pascoli erbosi mi fa riposare,

ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l’anima mia, 

mi guida per il giusto cammino

a motivo del suo nome.

 

Anche se vado per una valle oscura,

non temo alcun male, perché tu sei con me.

Il tuo bastone e il tuo vincastro

mi danno sicurezza.

 

Davanti a me tu prepari una mensa

sotto gli occhi dei miei nemici.

Ungi di olio il mio capo;

il mio calice trabocca.

 

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne

tutti i giorni della mia vita,

abiterò ancora nella casa del Signore

per lunghi giorni.

 

 

2. Prima Lettura

 

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

21, 1a.3–5a

 

Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova.

 

Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:

«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!

Egli abiterà con loro 

ed essi saranno suoi popoli

ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.

E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi

e non vi sarà più la morte

né lutto né lamento né affanno,

perché le cose di prima sono passate».

 

E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose».

 

Parola di Dio.

 

 

Salmo Responsoriale

Dai Salmi 41–42 (42–43)

 

. L’anima mia ha sete del Dio vivente.

 

Come la cerva anela

ai corsi d’acqua,

così l’anima mia anela

a te, o Dio.

 

L’anima mia ha sete di Dio,

del Dio vivente:

quando verrò e vedrò

il volto di Dio?

 

Avanzavo tra la folla, 

la precedevo fino alla casa di Dio,

fra canti di gioia e di lode

di una moltitudine in festa.

 

Manda la tua luce e la tua verità:

siano esse a guidarmi,

mi conducano alla tua santa montagna,

alla tua dimora.

 

Verrò all’altare di Dio,

a Dio, mia gioiosa esultanza.

A te canterò sulla cetra,

Dio, Dio mio.

 

Perché ti rattristi, anima mia,

perché ti agiti in me?

Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,

lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

 

 

Seconda Lettura

 

1. Seconda Lettura

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

6, 3–4.8–9

Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?

 

Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.

 

Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui.

 

Parola di Dio.

Salmo responsoriale

Dal Salmo 24 (25)

 

. A te, Signore, innalzo l’anima mia.

 

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,

insegnami i tuoi sentieri.

Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,

perché sei il Dio della mia salvezza.

 

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia

e del tuo amore, che è da sempre.

Ricòrdati di me nella tua misericordia,

per la tua bontà, Signore.

 

Proteggimi, portami in salvo;

che io non resti deluso,

perché in te mi sono rifugiato.

Mi proteggano integrità e rettitudine,

perché in te ho sperato.

 

 

2. Seconda Lettura

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

14, 7–9

Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore.

 

Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore. Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi.

 

Parola di Dio.

 

 

Salmo responsoriale

Dai Salmo 41–42 (42–43)

 

. L’anima mia ha sete del Dio vivente.

 

Come la cerva anela

ai corsi d’acqua,

così l’anima mia anela

a te, o Dio.

 

L’anima mia ha sete di Dio,

del Dio vivente:

quando verrò e vedrò

il volto di Dio?

 

Avanzavo tra la folla, 

la precedevo fino alla casa di Dio,

fra canti di gioia e di lode

di una moltitudine in festa.

 

Manda la tua luce e la tua verità:

siano esse a guidarmi,

mi conducano alla tua santa montagna,

alla tua dimora.

 

Verrò all’altare di Dio,

a Dio, mia gioiosa esultanza.

A te canterò sulla cetra,

Dio, Dio mio.

 

Perché ti rattristi, anima mia,

perché ti agiti in me?

Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,

lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

3. Seconda Lettura

 

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

15, 20–23

Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.

 

Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.

 

Parola di Dio.

 

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 22 (23)

 

. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

 

Su pascoli erbosi mi fa riposare,

ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l’anima mia, 

mi guida per il giusto cammino

a motivo del suo nome.

 

Anche se vado per una valle oscura,

non temo alcun male, perché tu sei con me.

Il tuo bastone e il tuo vincastro

mi danno sicurezza.

 

Davanti a me tu prepari una mensa

sotto gli occhi dei miei nemici.

Ungi di olio il mio capo;

il mio calice trabocca.

 

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne

tutti i giorni della mia vita,

abiterò ancora nella casa del Signore

per lunghi giorni.

 

 

4. Seconda Lettura

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

1, 3–5

 

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,

che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.

 

In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo

per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,

predestinandoci a essere per lui figli adottivi

mediante Gesù Cristo,

secondo il disegno d’amore della sua volontà.

 

Parola di Dio.

 

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 148

 

. Lodate il nome dl Signore.

 

Lodate il Signore dai cieli,

lodatelo nell’alto dei cieli.

Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,

lodatelo, voi tutte, sue schiere.

 

I re della terra e i popoli tutti,

i governanti e i giudici della terra,

i giovani e le ragazze,

i vecchi insieme ai bambini

lodino il nome del Signore,

perché solo il suo nome è sublime.

 

La sua maestà sovrasta la terra e i cieli.

Ha accresciuto la potenza del suo popolo.

Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,

per i figli d’Israele, popolo a lui vicino.

 

 

5. Seconda Lettura

 

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

4, 13–14.18

 

Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.

 

Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.

 

Parola di Dio.

 

 

Salmo responsoriale

Salmo 22 (23)

 

. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

 

Su pascoli erbosi mi fa riposare,

ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l’anima mia, 

mi guida per il giusto cammino

a motivo del suo nome.

 

Anche se vado per una valle oscura,

non temo alcun male, perché tu sei con me.

Il tuo bastone e il tuo vincastro

mi danno sicurezza.

 

Davanti a me tu prepari una mensa

sotto gli occhi dei miei nemici.

Ungi di olio il mio capo;

il mio calice trabocca.

 

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne

tutti i giorni della mia vita,

abiterò ancora nella casa del Signore

per lunghi giorni.

 

 

 VANGELO

 

 

1. Canto al Vangelo

Cf. Mt 11, 25

 

. Alleluia, alleluia.

 

Ti rendo lode, Padre, 

Signore del cielo e della terra, 

perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Matteo

11, 25–30

 

In quel tempo Gesù disse:

 

«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

 

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

 

Parola del Signore.

 

 

2. Canto al Vangelo

Gv 6, 39

 

. Alleluia, alleluia.

 

Questa è la volontà del Padre mio:

che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato,

ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

6, 37–40

 

In quel tempo, Gesù disse alla folla:

 

«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

 

E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.

 

Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

 

Parola del Signore.

 

 

Per un bambino che ha già partecipato all'Eucaristia

 

Canto al Vangelo

Cf. Mt 11, 25

 

. Alleluia, alleluia.

 

Ti rendo lode, Padre, 

Signore del cielo e della terra, 

perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.

 

. Alleluia.

 

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

6, 51–58

 

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

 

Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».

Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

 

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.

Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

 

Parola del Signore.

 

 

4. Canto al Vangelo

2 Cor 1, 3b–4a

 

. Alleluia, alleluia.

 

Sia benedetto Dio, 

Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione! 

Egli ci consola in ogni nostra tribolazione.

 

. Alleluia.

 

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

11, 32–38.40

 

In quel tempo, quando Maria [sorella di Lazzaro] giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».

 

Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?».

 

Parola del Signore.

 

 

5. Canto al Vangelo

2 Cor 1, 3b–4a

 

. Alleluia, alleluia.

 

Sia benedetto Dio, 

Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione! 

Egli ci consola in ogni nostra tribolazione.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

19, 25–30

 

In quel giorno, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.

 

Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.

 

Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca.

Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito. 

 

Parola del Signore.

 

 

 

NELLE ESEQUIE

DI UN BAMBINO

NON ANCORA

BATTEZZATO

 

 

PRIMA LETTURA

 

1. Prima Lettura

 

Dal libro del profeta Isaìa

25, 6a.7–8b

 

In quel giorno, preparerà il Signore degli eserciti

per tutti i popoli, su questo monte,

un banchetto di grasse vivande.

 

Egli strapperà su questo monte

il velo che copriva la faccia di tutti i popoli

e la coltre distesa su tutte le nazioni.

 

Eliminerà la morte per sempre.

Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto.

 

Parola di Dio.

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 24 (25)

 

. A te, Signore, innalzo l’anima mia.

 

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,

insegnami i tuoi sentieri.

Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,

perché sei il Dio della mia salvezza.

 

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia

e del tuo amore, che è da sempre.

Ricòrdati di me nella tua misericordia,

per la tua bontà, Signore.

 

Allarga il mio cuore angosciato,

liberami dagli affanni.

Proteggimi, portami in salvo;

che io non resti deluso,

perché in te mi sono rifugiato.

 

 

2. Prima Lettura

 

Dal libro delle Lamentazioni

3, 22–26

 

Le grazie del Signore non sono finite,

non sono esaurite le sue misericordie.

Si rinnovano ogni mattina,

grande è la sua fedeltà.

 

«Mia parte è il Signore - io esclamo -,

per questo in lui spero».

Buono è il Signore con chi spera in lui,

con colui che lo cerca.

 

È bene aspettare in silenzio

la salvezza del Signore.

 

Parola di Dio.

 

 

Salmo responsoriale

Dal Salmo 24 (25)

 

. Chi spera in te, Signore, non resta deluso.

 

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,

insegnami i tuoi sentieri.

Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,

perché sei il Dio della mia salvezza.

 

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia

e del tuo amore, che è da sempre.

Ricòrdati di me nella tua misericordia,

per la tua bontà, Signore.

 

Proteggimi, portami in salvo;

che io non resti deluso,

perché in te mi sono rifugiato.

Mi proteggano integrità e rettitudine,

perché in te ho sperato.

 

 

VANGELO

 

 

1. Canto al Vangelo

Cf. Mt 11, 25

 

. Alleluia, alleluia.

 

Ti rendo lode, Padre, 

Signore del cielo e della terra, 

perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Matteo

11, 25–30

 

In quel tempo Gesù disse:

 

«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

 

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

 

Parola del Signore.

 

 

 

2. Canto al Vangelo

Ap 1, 5a.6b

 

. Alleluia, alleluia.

 

Gesù Cristo è il primogenito dei morti:

a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Marco

15, 33–46

 

Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».

 

Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Ecco, chiama Elia!». Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere». Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.

 

Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!».

 

Vi erano anche alcune donne, che osservavano da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salòme, le quali, quando era in Galilea, lo seguivano e lo servivano, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.

 

Venuta ormai la sera, poiché era la Parasceve, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d’Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anch’egli il regno di Dio, con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, gli domandò se era morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare una pietra all’entrata del sepolcro.

 

Parola del Signore.

 

 

3. Canto al Vangelo

2 Cor 1, 3b–4a

 

. Alleluia, alleluia.

 

Sia benedetto Dio, 

Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione! 

Egli ci consola in ogni nostra tribolazione.

 

. Alleluia.

 

Vangelo

 

 Dal Vangelo secondo Giovanni

19, 25–30

 

In quel giorno, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.

 

Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.

 

Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito. 

 

Parola del Signore.

 

 

 

Indice

 

 

PRIMA  LETTURA  FUORI  DEL  TEMPO  PASQUALE

1

PRIMA  LETTURA  NEL  TEMPO  PASQUALE

16

SECONDA  LETTURA

25

VANGELO

57

NELLE  ESEQUIE  DI  UN  BAMBINO  BATTEZZATO

85

PRIMA  LETTURA  FUORI  DEL  TEMPO  PASQUALE

86

PRIMA  LETTURA  NEL  TEMPO  PASQUALE

90

SECONDA  LETTURA

94

VANGELO

104

PER UN BAMBINO CHE HA GIÀ

PARTECIPATO ALL'EUCARISTIA

 

106

NELLE ESEQUIE DI UN BAMBINO NON ANCORA

BATTEZZATO

 

109

PRIMA  LETTURA

110

VANGELO

114