Ed ora finalmente festeggiamo!
Tutti noi che siamo entrati nella chiesa arcipretale a partire dal 1o marzo di quest’anno abbiamo potuto
godere di una vista che, abbracciando l’aula della chiesa in tutta la sua ampiezza e altezza, ci ha dato la
gioia di sentirci liberati da un castello di ferro che, pur necessario all’utilizzo della chiesa, ci ha
accompagnato con la sua pesante cappa per quasi otto anni.
Sì perché, tra messa in sicurezza dopo il crollo di una parte del soffitto e inizio dei lavori (novembre
2019) e conclusione degli stessi, con la pausa dovuta al lockdown, questo è stato il tempo necessario al
ripristino e miglioramento delle condizioni statiche del soffitto e pulitura del dipinto con rinnovo
dell’impianto delle luci a LED che possono dargli ora maggior risalto e permettono un risparmio di
gestione.
L’impresa ha richiesto vari passaggi, dal vaglio delle proposte tecniche con preventivi di intervento e di
spesa che erano difficilmente quantificabili data l’età della struttura, alla scelta dei professionisti e della
ditta di riferimento per il coordinamento dei lavori, passando per il vaglio della Sovrintendenza ai Beni
Artistici e dell’Ufficio Arte Sacra della Diocesi, che hanno sempre collaborato, e quello dei conti da fare
in tasca nostra, conti che già piangevano a causa di lavori precedenti e che avevano già richiesto e
richiedono ancora uno sforzo non da poco alla parrocchia (in particolare i lavori sulla scuola materna e
oratorio che hanno richiesto anche adeguamenti anti-sismici). Tutto questo nonostante la generosa
disponibilità della diocesi a mettere a disposizione risorse per pagare l’affitto delle impalcature e poi una
grossa quota dell’8x1000 (un massimo di 300.000,00 € sulle spese solo strutturali). La pandemia,
fermando i lavori, ha allungato i tempi e quindi anche gli affitti, impedendoci inoltre di far entrare quelle
offerte che normalmente erano l’ordinario sostegno. Dobbiamo anche in questo ringraziare chi è stato
attento e non ha lasciato mancare il suo contributo, e ringraziare anche la CEI e di nuovo la diocesi per un
ristoro – Covid che pure è stato molto sostanzioso (più di 40.000,00 €).
Voglio ringraziare i molti che sono stati coinvolti in questo lavoro, dal Consiglio per gli Affari Economici
che se ne è fatto carico con tutti i parrocchiani che personalmente o in gruppo, come quello delle torte,
alla diocesi con il vescovo in testa che sono sempre stati sensibili al problema, ai vari professionisti, in
testa l’architetto Carlo Piccin che ha proposto le soluzioni tecniche del caso e ha seguito passo passo le
imprese che sono state chiamate a lavorare, una presenza che è stata determinante alla riuscita di un’opera
che per gli addetti ai lavori è molto innovativa e ben fatta, e anche al contenimento dei prezzi che molte
volte avviene in opere come queste che nei dettagli possono riservare sorprese.
Ora vogliamo far festa come comunità parrocchiale e come Unità Pastorale, e con le autorità e il popolo
che potranno essere presenti nei limiti delle restrizioni per la pandemia, conoscere qualcosa di più non
solo dei lavori eseguiti ma anche del bene storico ambientale che abbiamo a disposizione qui a
Cordignano e che i nostri padri ci hanno lasciato in dote non come un semplice peso ma come risorsa che,
anche se non ce ne rendiamo sempre conto, è a disposizione di una comunità e una collettività che bene o
male la usa.
In programma ci sono tre eventi preparati dal Consiglio Pastorale e resi pubblici da questo bollettino
dell’Unità Pastorale e quelli settimanali.
Gli eventi si terranno tutti nella nostra chiesa arcipretale e riguarderanno il primo la parte storico artistica
del soffitto con i dipinti del De Min, il secondo i lavori per la ristrutturazione del tetto e del soffitto
nonché del dipinto dedicato all’Assunta, il terzo alla preghiera di ringraziamento presieduta dal nostro
vescovo mons. Corrado Pizziolo nel giorno della festa patronale di Cordignano dei santi Pietro e Paolo
apostoli.
Tutti potremo partecipare, avendo l’accortezza di non aspettare troppo ad iscriverci perché il numero dei
posti, come sapete, è limitato. In ogni caso sarà possibile anche a casa, attraverso il sito de La Tenda Tv,
seguire o rivedere gli eventi. Sarà possibile anche farsi presenti con una offerta di sostegno a cui verrà
corrisposto un sasso del Piave, gentilmente offerto dalla ditta Zanardo di Cimadolmo, oppure sarà
possibile acquistare una copia di alcuni acquerelli messi gentilmente a disposizione dal gruppo di lavoro
di Giulia Pessot, raffiguranti la nostra chiesa.
Buona festa della rinnovata arcipretale!
Don Claudio
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