Prendi il fucile e vattene alla frontiera:
là c'è il nemico che alla frontiera aspetta.
degli Alpini
2 MONTE CANINO
Nonti ricordi quel mese d’Aprile,
Che trasportavano migliaia degli alpini:
sù, sù correte: è l’ora di partir!
Che trasportavano migliaia degli alpini:
sù, sù correte: è l’ora di partir!
Dopo tre giorni di strada ferrata,
ed altri due di lungo cammino,
siamo arrivati sul Monte Canino
e a ciel sereno ci tocca riposar...
siamo arrivati sul Monte Canino
e a ciel sereno ci tocca riposar..
Se avete fame guardate lontano,
se avete sete la tazza alla mano.
Se avete sete la tazza alla mano
che ci rinfresca la neve ci sarà.
Se avete sete la tazza alla mano
che ci rinfresca la neve ci sarà.
là che lor mi àn soterât,
al è un splàz plen di stelutis:
dal miò sanc l è stât bagnât.
Par segnâl une crosute
je scolpide lì tal cret,
fra chês stelis nàs l'arbute,
sot di lor jo duar cuièt.
Ciol su, ciol une stelute:
je 'a ricuarde il nestri ben.
Tu i darâs 'ne bussadute,
e po plàtile tal sen.
Cuant che a ciase tu sês sole
e di cur tu preis par mè,
il miò spirt atòr ti svole:
jo e la stele sin cun te.
Traduzione
Se tu vieni quassù, tra le rocce
dove loro mi hanno sepolto,
c'è uno spiazzo pieno di stelle alpine;
dal mio sangue è stato bagnato.
Per segnale, una piccola croce
è scolpita lì sulla roccia
tra quelle stelle nasce l'erbetta,
sotto di loro, io dormo quieto.
Cogli sù, cogli una stella alpina
lei ricorda il nostro amore:
tu le darai un piccolo bacio
e poi nascondila nel seno.
Quando a casa sei sola,
e di cuore preghi per me,
il mio spirito intorno ti vola :
io e la stella siamo con te.
5 E PICCHIA PICCHIA
E picchia picchia la porticella
che la mia bella la mi vien a aprir
e picchia picchia la porticella
e la mia bella la mi vien a aprir
E con la mano aprì la porta
e con la bocca la mi dà un bacin
e con la mano aprì la porta
e con la bocca la mi dà un bacin
E me lo ha dato sì tanto forte
che la mia mama la lo gà sentì
e me lo ha dato sì tanto forte
che la mia mama la lo gà sentì
Che cosa hai fatto, figliola mia
che tutto il mondo parla mal di te
che cosa hai fatto figliola mia
che tutto il mondo parla mal di te
E lascia pure che il mondo dica
io voglio amare chi mi ama me
e lascia pure che il mondo dica
io voglio amare chi mi ama me
6 SIGNORE DELLE CIME
Dio del cielo,
Signore delle cime,
un nostro amico
hai chiesto alla montagna.
Ma ti preghiamo:
su nel Paradiso
lascialo andare
per le tue montagne.
Santa Maria,
Signora della neve,
copri col bianco,
soffice mantello,
il nostro amico,
il nostro fratello.
Su nel Paradiso
lascialo andare
per le tue montagne.
7 Testamento del CAPITANO
Il Capitano della compagnia
si l’è ferito e sta per morir..!
E manda a dire ai suoi Alpini
perché lo vengano a ritrovar.
I suoi Alpini ghe manda a dire
che non han scarpe per camminar...
"O con le scarpe o senza scarpe
i miei Alpini li voglio qua...
" Cosa comanda, sior Capitano
che noi adesso semo arrivà ..."
E io comando che il mio corpo
in cinque pezzi sia taglià:
il primo pezzo a mia Patria
Il secondo pezzo al Battaglion
Il terzo pezzo alla mia mamma
che si ricordi del suo figliol !
Il quarto pezzo alla mia bella
che si ricordi del suo primo amor!
L’ultimo pezzo alle montagne
che lo fioriscano di rose e fior...!
8 LA TRADOTTA
A Milano non si ferma più
Ma la va diretta al Piave
Ma la va diretta al Piave
A Milano non si ferma più
Ma la va diretta al Piave
Cimitero della gioventù
Solo in cinque siam tornati qua
Mentre gli altri ventidue
Mentre gli altri ventidue
Solo in cinque siam tornati qua
Mentre gli altri ventidue
Son rimasti tutti a San Donà
Mio fratello l'ho sepolto là
E c'ho scritto su Ninetto
E c'ho scritto su Ninetto
Mio fratello l'ho sepolto là
E c'ho scritto su Ninetto
Che qualcuno lo ritroverà
A domani non c'arrivo più
Se non viene qui mia mamma
Se non viene qui mia mamma
A domani non c'arrivo più
Se non viene qui mia mamma
Un bel fiore me lo porti tu
8 bis Là nella valle
Là nella valle
c'è un'osteria
l'è l'allegria
l'è l'allegria
là nella valle
c'è un'osteria
l'è l'allegria
di noi Alpin.
E se son pallida
nei miei colori
non voglio dottori
non voglio dottori
e se son pallida
come una strassa
vinassa vinassa
e fiaschi de vin.
Là sul Cervino
c'è una colonna
l'è la Madonna
l'è la Madonna,
là sul Cervino
c'è una colonna
l'è la Madonna
di noi alpin.
E se son pallida
nei miei colori
non voglio dottori
non voglio dottori
e se son pallida
come una strassa
vinassa vinassa
e fiaschi de vin.
GIGLI
9 MAMMA
Mamma, son tanto felice
perché ritorno da te.
La mia canzone ti dice
ch'è il più bel giorno per me!
Mamma son tanto felice...
Viver lontano perché?
Mamma, solo per te la mia canzone vola,
mamma, sarai con me, tu non sarai più sola!
Quanto ti voglio bene!
Queste parole d'amore che ti sospira il mio cuore
forse non s'usano più,
mamma!,
ma la canzone mia più bella sei tu!
Sei tu la vita
e per la vita non ti lascio mai più!
Sento la mano tua stanca:
cerca i miei riccioli d'or.
Sento, e la voce ti manca,
la ninna nanna d'allor.
Oggi la testa tua bianca
io voglio stringere al cuor.
Mamma, solo per te la mia canzone vola,
mamma, sarai con me, tu non sarai più sola!
Quanto ti voglio bene!
Queste parole d'amore che ti sospira il mio cuore
forse non s'usano più,
mamma!,
ma la canzone mia più bella sei tu!
Sei tu la vita
e per la vita non ti lascio mai più!
Mamma... mai più!
NOMADI
10 VAGABONDO
Io un giorno crescerò,
E nel cielo della vita volerò,
Ma un bimbo che ne sa,
Sempre azzurra non può essere l'età,
Poi una notte di settembre mi svegliai
Il vento sulla pelle,
Sulmio corpo il chiarore delle stelle
Chissà dov'era casa mia
E quel bambino che giocava in un cortile:
Io vagabondo che son io,
Vagabondo che non sono altro,
Soldi in tasca non ne ho ma la su mi è Rimasto Dio.
Si la strada è ancora là,
Un deserto mi sembrava la città,
Ma un bimbo che ne sa,
Sempre azzurra non può essere l'età,
Poi una notte di settembre me ne andai,
Il fuoco di un camino
Non è caldo come il sole del mattino
Chissà dov'era…
BATTISTI
11 I giardini di marzo
Il carretto passava e quell'uomo gridava "gelati"
al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti
io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti
il più bello era nero coi fiori non ancora appassiti
all'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri
io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli,
poi sconfitto tornavo a giocar con la mente e i suoi tarli
e la sera al telefono tu mi chiedevi perché non parli.
che anno è, che giorno è
questo è il tempo di vivere con te,
le mie mani come vedi, non tremano più
e ho nell'anima in fondo all'anima
cieli immensi e immenso amore
e poi ancora, ancora amore amor per te,
fiumi azzurri e colline e praterie
dove corrono dolcissime le mie malinconie
l'universo trova spazio dentro me,
ma il coraggio di vivere, quello, ancora non c'è.
i giardini di marzo si vestono di nuovi colori
e le giovani donne in quel mese, vivono nuovi amori
camminavi al mio fianco e ad un tratto dicesti
" tu muori se mi aiuti, son certa
che io ne verrò fuori "
ma non una parola chiarì i miei pensieri
continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri.
che anno è, che giorno è..
MORANDI
12 Fatti mandare dalla mamma
È un'ora che aspetto davanti al portone
Su, trova una scusa per uscire di casa
Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte
Devo dirti qualche cosa che riguarda noi due
T'ho vista uscire dalla scuola insieme ad un altro
Con la mano nella mano passeggiava con te
Tu digli a quel coso che sono geloso
E se lo rivedo, eh, gli spaccherò il muso
Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte
Presto scendi, scendi amore, ho bisogno di te, ho bisogno di te
Presto scendi, scendi amore ho bisogno di te, ho bisogno di te.
CELENTANO
13 AZZURRO
E all'improvviso eccola qua
Lei è partita per le spiagge
E sono solo quassù in città
Sento fischiare sopra i tetti
Un aeroplano che se ne va
Il pomeriggio è troppo azzurro
E lungo per me
Mi accorgo
Di non avere più risorse
Senza di te
E allora
Io quasi quasi prendo il treno
E vengo, vengo da te
Il treno dei desideri
Nei miei pensieri all'incontrario va
Con tanto sole, tanti anni fa
Quelle domeniche da solo
In un cortile, a passeggiar
Ora mi annoio più di allora
Neanche un prete per chiacchierar
E lungo per me
Mi accorgo
Di non avere più risorse
Senza di te
E allora
Io quasi quasi prendo il treno
E vengo, vengo da te
Il treno dei desideri
Nei miei pensieri…
14 Il ragazzo della via Gluck
Di uno di noi
Anche lui nato per caso in via Gluck
In una casa, fuori città
Gente tranquilla, che lavorava
Là dove c'era l'erba ora c'è
Una città
E quella casa
In mezzo al verde ormai
Dove sarà
Si divertiva a giocare con me
Ma un giorno disse
Vado in città
E lo diceva mentre piangeva
Io gli domando amico
Non sei contento
Vai finalmente a stare in città
Là troverai le cose che non hai avuto qui
Potrai lavarti in casa senza andar
Giù nel cortile
Qui sono nato
In questa strada
Ora lascio il mio cuore
Ma come fai a non capire
È una fortuna, per voi che restate
A piedi nudi a giocare nei prati
Mentre là in centro respiro il cemento
Ma verrà un giorno che ritornerò
Ancora qui
E sentirò l'amico treno che
Passano gli anni ma otto son lunghi
però quel ragazzo ne ha fata di strada!
ma non si scorda la sua prima casa
ora coi soldi lui può comperarla
torna e non trova gli amici che aveva
solo case su case catrame e cemento
là dove c'era l'erba ora c'e
una città
e quella casa in mezzo al verde ormai
dove sarà
non so no so perché continuano
a costruire le case
e non lasciano l'erba, non lasciano l'erba
non lasciano l'erba
e non se andiamo avanti così
chissà come si farà
chissà chissà come si farà.
Di quello che fai
Se pure mi tratti
Un po' da bambina
Ma tu non lo sei
Sei forte per questo
Così tu mi vai
E ci dispiace per gli altri
Che sono tristi che sono tristi
Perché non sanno più cos'è l'amore
Il vero amore
Per sempre unito dal cielo
Nessuno in terra, anche se vuole
Può separarlo mai, l'ha detto lui
Siamo la coppia più bella del mondo
E ci dispiace per gli altri
Che sono tristi perché non sanno
Il vero amor cos'è
Un giorno di me
Ricordati sempre
Di quella bambina
Lasciarti potrei
Sei forte…
19 AVE MARIA
E te ne vai, Maria, fra l'altra gente
che si raccoglie intorno al tuo passare,
siepe di sguardi che non fanno male
nella stagione di essere madre.
Sai che fra un'ora forse piangerai
poi la tua mano nasconderà un sorriso:
gioia e dolore hanno il confine incerto
nella stagione che illumina il viso.
Ave Maria, adesso che sei donna,
ave alle donne come te, Maria,
femmine un giorno per un nuovo amore
povero o ricco, umile o Messia.
Femmine un giorno e poi madri per sempre
nella stagione che stagioni non sente.
DALLA
20 ATTENTI AL LUPO
C'è una casetta piccola così
Con tante finestrelle colorate
E una donnina piccola così
Con due occhi grandi per guardare
E c'è un omino piccolo così
Che torna sempre tardi da lavorare
E ha un cappello piccolo così
Con dentro un sogno da realizzare
E più ci pensa, più non sa aspettare
Amore mio non devi stare in pena
Questa vita è una catena
Qualche volta fà un po' male
Guarda come son tranquilla io
Anche se attraverso il bosco
Con l'aiuto del buon dio
Stando sempre attenta al lupo
Attenti al lupo
Attenti al lupo
Living together
Living together
21 4 marzo 1943
Dice che era un bell'uomo e veniva,
veniva dal mare
parlava un'altra lingua,
pero' sapeva amare
e quel giorno lui prese a mia madre
sopra un bel prato
l'ora piu' dolce prima di essere ammazzato
Cosi' lei resto' sola nella stanza,
la stanza sul porto
con l'unico vestito ogni giorno piu' corto
e benche' non sapesse il nome
e neppure il paese
mi aspetto' come un dono d'amore fin dal primo mese
Compiva 16 anni quel giorno la mia mamma
le strofe di taverna,
le canto' a ninna nanna
e stringendomi al petto che sapeva,
sapeva di mare
giocava a fare la donna con il bimbo da fasciare.
E forse fu per gioco o forse per amore
che mi volle chiamare come nostro Signore
Della sua breve vita e' il ricordo piu' grosso
e' tutto in questo nome
che io mi porto addosso
E ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesu' bambino
e ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesu' bambino
e ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesu' Bambino
NAPOLI
22 O sole mio
Che bella cosa na jurnata 'e sole,
n'aria serena doppo na tempesta!
Pe' ll'aria fresca pare gia' na festa...
Che bella cosa na jurnata 'e sole.
Ma n'atu sole
cchiu' bello, oi ne'.
'o sole mio
sta 'nfronte a te!
o sole, o sole mio
sta 'nfronte a te!
sta 'nfronte a te!
Lcene 'e llastre d'a fenesta toia;
'na lavannara canta e se ne vanta
e pe' tramente torce, spanne e canta
lcene 'e llastre d'a fenesta toia.
Ma n'atu sole
cchiu' bello, oi ne'.
'o sole mio
sta 'nfronte a te!
o sole, o sole mio
sta 'nfronte a te!
sta 'nfronte a te!
Quanno fa notte e 'o sole se ne scenne,
me vene quase 'na malincunia;
sotto 'a fenesta toia restarria
quanno fa notte e 'o sole se ne scenne
Ma n'atu sole....
23 Munasterio Santa Chiara
Dimane?...Ma vurría partí stasera!
Luntano, no... nun ce resisto cchiù!
Dice che c'è rimasto sulo 'o mare,
Che è 'o stesso 'e primma... chillu mare blu!
Munasterio 'e Santa Chiara...
Tengo 'o core scuro scuro...
Ma pecché, pecché ogne sera,
Penzo a Napule comm'era,
Penzo a Napule comm'è?!
24 O paese d' 'o sole
Ogge stó tanto allero
ca quase quase mme mettesse a chiagnere
pe' 'sta felicitá.
Ma è overo o nun è overo
ca só turnato a Napule?
Ma è overo ca stó ccá?
'O treno steva ancora 'int' 'a stazione
quanno aggio 'ntiso 'e primme manduline.
Chist'è 'o paese d' 'o sole,
chist'è 'o paese d' 'o mare,
chist'è 'o paese addó tutt' 'e pparole
só doce o só amare,
só sempe parole d'ammore!
Sta casa piccerella,
sta casarella mia n'copp Posillico, luntano chi ta ra',
sta casa puverella, tutta addurosa (e) nepeta se putarria pittà,
accà nu giardiniello semp' n'fiore e di rimpetto o' mare, sul o' mare:
Chist'è 'o paese d' 'o sole,
chist'è 'o paese d' 'o mare,
chist'è 'o paese addó tutt' 'e pparole
só doce o só amare,
só sempe parole d'ammore!
25 O surdato nnamurato
Staje luntana da stu core,
A te volo cu 'o penziero:
Niente voglio e niente spero
Ca tenerte sempe a fianco a me!
Si' sicura 'e chist'ammore
Comm'i' só' sicuro 'e te...
Oje vita, oje vita mia...
Oje core 'e chistu core...
Si' stata 'o primmo ammore...
E 'o primmo e ll'ùrdemo sarraje pe' me!
Quanta notte nun te veco,
Nun te sento 'int'a sti bbracce,
Nun te vaso chesta faccia,
Nun t'astregno forte 'mbraccio a me?!
Ma, scetánnome 'a sti suonne,
Mme faje chiagnere pe' te...
Oje vita, oje vita mia...
Oje core 'e chistu core...
Si' stata 'o primmo ammore...
E 'o primmo e ll'ùrdemo sarraje pe' me!
Scrive sempe e sta' cuntenta:
Io…
26 IO TE VOJO BEN ASSAJE
Pecché quanno me vide
Te 'ngrife comm"a gatto?
Nenne' che t'aggio fatto?
Ca no mme puo' vedé?
Io t"aggio amato tanto
Si t'amo tu lo saie
Io te voglio bene assaie
E tu nun pienze a me!
Io te voglio bene assaie
E tu nun pienze a me!
La notte tutte dormeno,
E io che buo' durmì!
Penzanno a Nenna mia
Me sent'ascevulì!
Li quarte d'ora sonano
A uno, a ddoje, a tre...
Io te voglio bene assaie
E tu nun pienze a me!
Io te voglio bene assaie
E tu nun pienze a me!
Ricordate lo juorno
Che…
27 TORNA A SURRIENTO
Vide 'o mare quant'è bello
Spira tantu sentimento
Comme tu a chi tiene a mente
Ca scetato 'o faie sunnà
Guarda qua, chistu ciardino
Siente, sì sti sciure arance
Nu profumo accussì fino
Dinto 'o core se ne va
E tu dici "io parto, addio!"
T'alluntane da stu core
Da sta terra de l'ammore
Tiene 'o core 'e nun turnà
Ma nun me lassà
Nun darme stu turmiento
Torna a Surriento
Famme campà
Vide 'o mare de Surriento
Che tesoro tene nfunno
Chi ha girato tutto 'o munno
Nun l'ha visto comm'a ccà
Guarda attuorno sti serene
Ca te…
28 REGINELLA
Te si' fatta 'na veste scullata,
Nu cappiello cu 'e nastre e cu 'e rrose...
Stive 'mmiezo a tre o quattro sciantose,
E parlave francese... è accussì?
Fuje l'autriere ca t'aggio 'ncuntrata?
Fuje l'autriere, a Tuleto, gnorsì...
T'aggio vuluto bene a te...
Tu m'è vuluto bene a me!
Mo nun 'nce amammo cchiù,
Ma 'e vvote tu
Distrattamente pienze a me!
Reginè, quanno stive cu mmico
Non magnave ca pane e cerase,
Nuie campavamo 'e vase! E che vase,
Tu cantave e chiagnive pe' me...
E 'o cardillo cantava cu ttico:
Reginella 'o vuo' bene a 'stu rre
T'aggio vuluto bene a te...
Tu m'è vuluto bene a me!
Mo nun 'nce amammo cchiù,
Ma 'e vvote tu
Distrattamente pienze a me!
29 LUNA ROSSA
Vaco distrattamente abbandunato
Ll'uocchie sott'o cappiello annascunnute
Mane 'int'a sacca e bàvero aizato
Vaco siscanno e stelle ca sò' asciute
E 'a luna rossa mme parla 'e te
Io me domando si aspetta a me
E mme risponne: "Si 'o vvuo' sapé
Ccà nun ce sta nisciun"
E i' chiammo 'o nomme pe' te vedé
Ma tutt'a gente ca parla 'e te
Risponne: "È tarde che vuò' sapé?
Ccà nun ce sta nisciun"
Luna rossa
Chi mme sarrà sincera?
Luna rossa
Se n'è ghiuta ll'ata sera
Senza mme vedé
E io dico ancora ch'aspetta a me
For'o barcone stanott'e ttre
E prega 'e Sante pe' mme vedé
Ma nun ce sta nisciun
Luna rossa
Chi mme sarrà sincera?
Luna rossa
Se n'è ghiuta ll'ata sera
Senza mme vedé
E io dico ancora ch'aspetta a me
For'o barcone stanott'e ttre
E prega 'e Sante pe' mme vedé
Ma nun ce sta nisciun
30 FUNICULÌ FUNICULÀ
Aieressera, Nanninè, me ne sagliette,
tu saie addó?
Addó 'stu core 'ngrato cchiù dispiette farme nun pò!
Addó lo fuoco coce, ma si fuje
te lassa stà!
E nun te corre appriesso, nun te struje, 'ncielo a guardà!...
Jammo, jammo, 'ncoppa, jammo ja',
funiculì, funiculà!
Ne'... jammo da la terra a la montagna!
no passo nc'e'!
Se vede Francia, Proceta e la Spagna...
Io veco a tte!
Tirate co la fune, ditto 'nfatto,
'ncielo se va.
Se va comm' a lu viento a l'intrasatto, gue', saglie sa'!
Jammo, jammo 'ncoppa, jammo ja',
funiculì, funiculà!
Se n'è sagliuta, oi Nè, se n'è sagliuta
la capa già!
È gghiuta, po' è turnata, po' è venuta...
sta sempe 'ccà!
La capa vota, vota, attuorno, attuorno,
attuorno a tte!
Sto core canta sempe nu taluorno
Sposammo, oi Nè!
Jammo 'ncoppa, jammo ja',
funiculì, funiculà!
TRADUZIONE IN ITALIANO
Ieri sera, Annina, me ne salii,
tu sai dove?
Dove questo cuore ingrato non può farmi più dispetto
Dove il fuoco scotta, ma se fuggi
ti lascia stare!
E non ti corre appresso, non ti stanca,
a guardare in cielo!...
Andiamo su, andiamo andiamo,
funiculì, funiculà!
Andiamo dalla terra alla montagna!
non c'è un passo!
Si vede Francia, Procida e la Spagna...
Io vedo te!
Tirati con la fune, detto e fatto,
in cielo si va.
Si va come il vento all'improvviso,
sali sali!
Andiamo su, andiamo andiamo,
funiculì, funiculà!
Se n'e' salita, Annina, se n'è salita
la testa già!
È andata, poi è tornata, poi è venuta...
sta sempre qua!
La testa gira, gira, intorno, intorno,
intorno a te!
Questo cuore canta sempre un giorno Sposami, Annina!
Andiamo su, andiamo andiamo,
funiculì, funiculà!
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