Via crucis
animata dai ministranti
15 marzo 2019
sull'esempio di Matteo Farina e Carlo Acutis
Nel nome del Padre, del Figlio, …
In preghiera, con animo raccolto e commosso, percorriamo il cammino della Croce lasciandoci guidare dalle umili testimonianze di Matteo Farina e Carlo Acutis: due giovani degli anni 2000, contemporanei dei nostri ministranti. Le loro vite sono accomunate da un forte legame con il Signore, dalla frequentazione quotidiana della parola di Dio, ma anche dalla passione per l’informatica. Entrambi muoiono in età adolescenziale, ma durante la malattia non perdono mai la gioia di vivere.
Padre santo e misericordioso, effondi il tuo Spirito su noi che, stretti a Gesù nostro Redentore, ci disponiamo a ricalcare le sue orme nel cammino luminoso della croce. Per Cristo nostro Signore.
T Amen
PRIMA STAZIONE: Gesù è condannato a morte
Pensiero di Carlo Acutis: La conversione non è altro che lo spostare lo sguardo dal basso verso l’alto, basta un semplice movimento degli occhi
Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 22-23.26
Disse loro Pilato: “Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?”. Tutti gli risposero: “Sia crocifisso!”. Ed egli
aggiunse: “Ma che male ha fatto?”. Essi allora urlarono: “Sia crocifisso!”.
Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso.
Dagli scritti del Servo di Dio Matteo Farina:
“Quanto è duro essere Cristiani ogni giorno, farsi valere in una società ormai agnostica. È molto difficile, infatti, essere accettati dagli altri quando si è seguaci di Cristo, perché la sua parola risulta scomoda a chi preferisce il peccato, come è fastidiosa la luce per chi è stato a lungo tempo al buio...È sì difficile essere Cristiano e quindi farsi degli amici (a volte per sostenere la propria fede si possono anche spezzare delle amicizie), ma non dobbiamo temere a manifestare la nostra fede. Anche se tutti ci abbandonassero rimarrebbe sempre Lui, il nostro Dio, il nostro Padre celeste, il nostro migliore amico. Dio!”
Preghiera (tutti i ministranti):
Venerabili Carlo e Matteo, donateci la forza di testimoniare di essere seguaci di Cristo anche al di fuori della parrocchia.
SECONDA STAZIONE: Gesù è caricato della Croce
Pensiero di Carlo Acutis: Essere sempre unito a Gesù, ecco il mio programma di vita
Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 27-31
Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: “Salve, re dei Giudei!”. E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.
Dagli scritti del Servo di Dio Matteo Farina:
“Vorrei immergermi nel tuo amore mio Dio, per poter vedere il mondo come lo vedi tu, anche per poco, per capire come fai a vincere tutto con l’amore. Sono in mezzo a tanta gente che non crede in Te. Perché chiami me a testimoniarti? Ti basta il mio nulla? …Come posso servirti? È difficile vivere nel mondo quando la fede ci dice che non siamo del mondo. Ma se me lo chiedi, se è per questo che mi hai voluto, non è impossibile. Conosci i miei limiti meglio di me.” “Vorresti gridare al mondo che faresti tutto per il tuo Salvatore, che sei pronto a soffrire per la salvezza delle anime, a morire per Lui. Avrai modo di dimostrargli il tuo amore…”.
Preghiera (tutti i ministranti):
Venerabili Carlo e Matteo, aiutateci a essere fedeli al servizio all’altare anche nelle occasioni più faticose, come la messa del sabato sera.
TERZA STAZIONE: Gesù cade la prima volta
Pensiero di Carlo Acutis: “Non io, ma Dio”
Dal libro del profeta Isaia. 53, 4-6
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti.
Dagli scritti del Servo di Dio Matteo Farina:
“…E Dio? Dov’è Dio? Perché tanta paura di parlarne? Nessuno si ferma un attimo a riflettere sulla spiritualità della propria esistenza; troppo influenzati da ciò che ci circonda. Non ci soffermiamo mai, o quasi, a sentire, neanche per poco, ciò che il cuore comanda. Ma se tendiamo le orecchie all’ascolto delle parole dell’anima, sentiamo la presenza di Dio.”
“Perché tanta difficoltà a credere in Dio, un Dio buono, quando poi si crede nel fumo, nella droga, nel bullismo, tutti “dei” che vanno contro l’amore e quindi contro la nostra salute materiale e spirituale…Sto cercando di comprendere il mondo di noi giovani…per capire cosa spinge i ragazzi a fuggire Dio…Per quanto mi riguarda spero di riuscire a realizzare la mia missione di “Infiltrato” tra i giovani, parlando loro di Dio (illuminato proprio da Lui). Medito …e intanto osservo chi mi sta intorno, per entrare tra loro silenzioso come un virus e contagiarli di una malattia senza cura, l’amore! Sono il tuo servo Signore, fa di me ciò che vuoi.”
Preghiera (tutti i ministranti):
Venerabili Carlo e Matteo, aiutate noi ministranti a fuggire da tutte le seduzioni del mondo e, qualora dovessimo cadere, donateci la forza per rialzarci.
QUARTA STAZIONE: Gesù incontra sua madre
Pensiero di Carlo Acutis: “La Vergine Maria è l’unica Donna della mia vita”
Dal Vangelo secondo Luca. 2, 34-35.51
Simeone parlò a Maria, sua Madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima”. Sua Madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.
Dagli scritti del Servo di Dio Matteo Farina:
“Maria, Tu, che nella tua estrema semplicità hai saputo vivere con Dio e per Dio; Tu, che nella tua apparente fragilità hai saputo schiacciare con forza il peccato; Tu, che con il tuo “Sì” hai accettato la volontà di Dio; Tu, che anche nella sofferenza non hai mai perso la fede; Tu, che hai racchiuso nel tuo Cuore Immacolato l’infinità di Dio. Tu, Madre di Dio, prega per noi, per chi soffre nell’anima e nel corpo. Prega per noi Maria, Madre Castissima. Ti voglio bene Madonnina, fiore celeste.”
Preghiera (tutti i ministranti):
Venerabili Carlo e Matteo, aiutate noi ministranti a riscoprire e diffondere il valore del culto alla Vergine Maria.
QUINTA STAZIONE: Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la Croce
Pensiero di Carlo Acutis: “Chiedi continuamente aiuto al tuo Angelo Custode che deve diventare il tuo migliore amico”
Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 32; 16, 24
Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di Gesù. Gesù disse ai suoi discepoli: “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.”
Dagli scritti del Servo di Dio Matteo Farina:
“Il conforto di ognuno deve essere il fatto che la sofferenza è il distintivo di un’anima scelta da Dio. Ho potuto toccare con le mie stesse mani questa situazione e posso assicurarti che se riesci ad essere forte, farai stare bene chi ti sta accanto. Facendo stare bene chi ti sta accanto si rallegrerà l’aria e sarà più facile per te andare avanti. È tutto un giro particolare che alla fine porta sempre giovamento: ognuno di noi esce sempre rafforzato da esperienze del genere, e bisogna usare questa forza per andare avanti negli avvenimenti della vita…Ho capito veramente che nella vita non siamo mai soli e non lo saremo mai”.
Preghiera (tutti i ministranti):
Venerabili Carlo e Matteo, rendete noi ministranti capaci di vivere la fraternità, affinché ci possiamo sostenere e aiutare a vicenda nel servizio all’altare.
SESTA STAZIONE: La Veronica asciuga il volto di Gesù
Pensiero di Carlo Acutis: L’unica cosa che dobbiamo chiedere a Dio nella preghiera è la voglia di essere santi”
Dal libro dei Salmi. 27, 8-9
Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto”; il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Dagli scritti del Servo di Dio Matteo Farina:
“Il Signore è vicino a chi lo cerca! Credo quindi che l’obiettivo principale di ognuno sia proprio la ricerca di Dio, sperando di arrivare un giorno alla Sua presenza”. “Che c’è Gesù? Che cosa vuoi da me?... Frammento di vita che scheggia il cuore; eccomi immerso nell’adolescenza. Mi sembra di essere davanti ad uno specchio, ma stavolta lo specchio sono io; tra fatiche e sorrisi scruto la mia anima…Che c’è Gesù? Che cosa vuoi da me? Mi sembra di essere nella nebbia; posso vedere il mio futuro solo passo passo. I tanti dubbi sono poi squarciati qua e là da fulmini di certezze. Ecco la mia speranza, ecco la mia certezza: sei Tu Signore, stammi vicino!”
Preghiera (tutti i ministranti):
Venerabili Carlo e Matteo, donateci di avere accanto persone che ci aprano un cammino di santità, a cominciare dai nostri genitori.
SETTIMA STAZIONE Gesù cade per la seconda volta
Pensiero di Carlo Acutis: La nostra anima è come una mongolfiera... Se per caso c’è un peccato mortale, l’anima ricade a terra e la confessione è come il fuoco... Bisogna confessarsi spesso
Dal libro della Lamentazioni. 3, 1-2.9.16
Io sono l’uomo che ha provato la miseria sotto la sferza della sua ira. Egli mi ha guidato, mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce. Ha sbarrato le mie vie con blocchi di pietra, ha ostruito i miei sentieri. Mi ha spezzato con la sabbia i denti, mi ha steso nella polvere.
Dagli scritti del Servo di Dio Matteo Farina:
“Che ho combinato amore mio, che ho combinato. Ci ho provato…ci ho provato, ma non ce l’ho fatta. Ti ho offeso…. non sono riuscito a trovare il tuo volto in chi mi sta accanto, ho perso la pace… la tua pace, ho perso la gioia… la tua gioia. Mi sento così sbandato, così piccolo… eppure non riesco ad essere umile. Mi sento così vuoto amore mio, un vuoto che mi consuma. Come è difficile seguirti… Come posso vivere di gioia? Ogni volta che mi propongo di migliorare… ricado, ancora, e ancora, e ancora…e mi fa male amore mio, mi fa male. Ma non è forse così che abbiamo imparato a camminare? Perdonami amore mio, ma rialzami, ti prego, mi sento così male…Ho peccato, ma tu, ti prego, non guardare alle mie colpe, guarda invece a quel misero bene che faccio, e risollevami, così che io sia un fiume d’amore, che possa trascinare tutti con me, e tutti insieme possiamo camminare verso te.”
Preghiera (tutti i ministranti):
Venerabili Carlo e Matteo, dateci la grazia di confessarci con regolarità.
OTTAVA STAZIONE: Gesù incontra le donne di Gerusalemme che piangono su di Lui
Pensiero di Carlo Acutis: Più Eucaristie riceveremo e più diventeremo simili a Gesù e già su questa terra pregusteremo il Paradiso
Dal Vangelo secondo Luca. 23, 28-31
Gesù, voltandosi verso le donne, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?”.
Dagli scritti del Servo di Dio Matteo Farina:
“Dobbiamo vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, ma non nella tristezza della morte, bensì nella gioia di essere pronti all’incontro con il Signore!”.
“La fede non è però attendere grazie da Dio. No! La fede è aggrapparsi a Dio per diffondere la sua Parola. È pregare per nutrirsi del suo cibo, quello che servirà per sempre; è mettersi d’impegno per seguire i piani di Dio nel modo migliore; è chinare il capo senza rialzarlo con orgoglio; è fare il bene nel silenzio e riflettere sul male compiuto.”
Preghiera (tutti i ministranti):
Venerabili Carlo e Matteo, aiutateci a relazionarci con tutti i membri della comunità, a cominciare dal saluto dentro e fuori la parrocchia.
NONA STAZIONE: Gesù cade per la terza volta
Pensiero di Carlo Acutis: La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio”
Dal libro delle Lamentazioni. 3, 27-32
È bene per l’uomo portare il giogo fin dalla giovinezza. Sieda costui solitario e resti in silenzio, poiché egli glielo ha imposto; cacci nella polvere la bocca, forse c’è ancora speranza; porga a chi lo percuote la sua guancia, si sazi di umiliazioni. Poiché il Signore non rigetta mai. . . Ma, se affligge, avrà anche pietà secondo la sua grande misericordia.
Dagli scritti del Servo di Dio Matteo Farina:
“Quando senti che non ce la fai, quando il mondo ti cade addosso, quando ogni scelta è una decisione critica, quando ogni azione è un fallimento…e vorresti buttare via tutto…amare Dio con tutto te stesso e riflettere il suo amore agli altri. Fatica. Stringi i denti…eppure non ce la fai. Dio ti ha lasciato solo? No! In silenzio ti sta sempre accanto asciugando le tue lacrime e tenendoti in braccio, finché non avrai la forza di camminare con i tuoi piedi, tenendolo con vigore per mano. Fatica”.
Preghiera (tutti i ministranti):
Venerabili Carlo e Matteo, aiutateci nelle piccole o grandi difficoltà che ci sono nella nostra vita e che ci distraggono da Dio.
DECIMA STAZIONE: Gesù è spogliato delle vesti
Pensiero di Carlo Acutis: Perché gli uomini si preoccupano tanto della bellezza del proprio corpo e non si preoccupano invece della bellezza della propria anima?
Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 33-36
Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo del cranio, gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere. Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte. E sedutisi, gli facevano la guardia.
Dagli scritti del Servo di Dio Matteo Farina:
“Un giorno giochi con i tuoi amici, ridi e sei felice. Poi all’improvviso lei, la sofferenza, la malattia. Senza neanche accorgertene vieni catapultato in un mondo che non ti sembra il tuo. Sembra tutto impossibile, credi che queste cose accadano solo nei film.”
“Certe storie, nella vita, non ce le si aspetta; arrivano veloci come un fulmine e il loro effetto sul cuore è una tempesta, come una continua ebollizione di una pentola colma di acqua salata: l’acqua, cioè il superfluo, evapora, lasciando nella pentola il sale, il senso della vita, Dio…La mia avventura ha fatto evaporare da me il senso della superficialità, lasciandomi una rifioritura spirituale”.
Preghiera (tutti i ministranti):
Venerabili Carlo e Matteo, fate sì che il nostro servizio alla liturgia possa portare noi stessi e le persone all’incontro con Dio.
UNDICESIMA STAZIONE: Gesù è inchiodato sulla croce
Pensiero di Carlo Acutis: Offro le sofferenze che dovrò patire al Signore per il Papa e per la Chiesa, per non fare il Purgatorio ed andare diritto in Paradiso.
Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 37-42
Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: “Questi è Gesù, il re dei Giudei”. Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra. E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo: “Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!”. Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano: “Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. È il re d’Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo”.
Dagli scritti del Servo di Dio Matteo Farina:
“Ci saranno giorni in cui vorrai mollare tutto, giorni in cui avresti preferito non esistere, in cui scoprirai di aver scelto la cosa sbagliata, credendo di non poter fare più niente. No! No, non arrenderti, affidati a Dio…Ed ecco che trovi l’amore, ritrovi la vita e la speranza per chi come te ha sofferto e soffre. Poi un giorno la malattia, ti senti abbandonato ma, non è così. Ritrovi ancora la forza in Lui”.
Preghiera (tutti i ministranti):
Venerabili Carlo e Matteo, aiutateci, durante le celebrazioni, a donare sorrisi e gesti di affetto verso gli anziani e i sofferenti.
DODICESIMA STAZIONE: Gesù muore sulla Croce
Pensiero di Carlo Acutis: L’Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo!
Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 45-50
Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: “Elì, Elì, lemà sabactàni?”, che significa: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: “Costui chiama Elia”. E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da bere. Gli altri dicevano: “Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!”. E Gesù, emesso un alto grido, spirò.
Dagli scritti del Servo di Dio Matteo Farina:
“Senti, Gesù! L’aria si rinfresca, il sole sta tramontando…Quanti colori! Non distinguo dove finisce il mare e dove inizia il cielo. Senti, Gesù! Il sole ha lasciato il posto alla sorella luna; quante stelle dipingono il cielo. Sono stanco, Gesù! Sediamoci e insieme preghiamo, ringraziamo Dio di questa splendida vita! E intanto gli occhi miei si chiudono, oscillando come le onde del mare scuro, che sempre fa da sfondo al paesaggio. Vado a dormire, Gesù! Ma tu non mi lasciare! Mi tieni la mano e mi dai un bacio sulla fronte, donandomi la “buonanotte” più bella del mondo! Sicuro tra le tue braccia si conclude la mia giornata… Ti amo, Gesù mio!”.
Preghiera (tutti i ministranti):
Venerabili Carlo e Matteo, aiutateci a sentire sempre presente Gesù nel sacramento dell’eucaristia.
TREDICESIMA STAZIONE: Gesù è deposto dalla Croce e consegnato alla Madre
Pensiero di Carlo Acutis: Tutti nascono come degli originali, ma molti muoiono come fotocopie
Dal Vangelo secondo Giovanni 19,32-34
Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
Dagli scritti del Servo di Dio Matteo Farina:
“Voglio fare la tua volontà, Signore! Eccomi! Sono tutto tuo, tuo e della Madonnina. Vorrei amare tutti, come tu ci hai chiesto, come tu hai fatto con noi…e lo fai ancora… Mi affido a te Madonnina, ti affido il mio essere, le persone a me care…”
Preghiera (tutti i ministranti):
Venerabili Carlo e Matteo, aiutateci, nel servizio liturgico, a svolgere per bene il compito specifico che a ognuno di noi è affidato.
QUATTORDICESIMA STAZIONE: Gesù è deposto nel sepolcro
Pensiero di Carlo Acutis: “Sono felice di morire, perché ho vissuto la mia vita senza perdere alcun minuto in cose che non piacciono a Dio”
Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 59-61
Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l’altra Maria.
Dagli scritti del Servo di Dio Matteo Farina:
“La morte è un soffice lenzuolo che Dio usa per riportarci a Lui, la libertà dal peccato, un soffio d’amore che dice <ora lascia andare e affidati a Me>”. “Un giorno un sottile velo ti riporterà al Creatore e di nuovo il pianto, un pianto ancora di commozione se avrai vissuto con Lui: inizia una nuova vita, quella vera.”
Preghiera (tutti i ministranti):
Venerabili Carlo e Matteo, aiutateci a comprendere quali sono le cose che ci fanno essere sempre in comunione con Dio.
PREGHIERA FINALE
Maestro, grazie per le tue sofferenze patite per noi, perché siamo preziosi agli occhi tuoi. Ecco i tuoi figli che chiedono la guarigione e il rinnovamento della fede. Fa' che possiamo diventare portatori del tuo amore. Libera il nostro cuore da tutto ciò che non è amore. L'apostolo Tommaso ha detto: "Mio Signore e mio Dio!". San Francesco d'Assisi, in lacrime, ti ha detto: "Tu sei il mio Dio, il mio Tutto!". Gesù, anche noi oggi vogliamo dirti: Tu sei il mio Tutto! Gesù, avvicinaci a te, al tuo Cuore trafitto. Vogliamo essere tuoi testimoni: questo è il nostro desiderio e la nostra preghiera. Signore nostro, Dio nostro, ecco i tuoi figli che hai radunato qui oggi per educarli all'amore. Benedici ognuno di noi. Ti ringraziamo per questa Via Crucis, per questa scuola dell'amore. Amen.
Biografia di Carlo Acutis:
Carlo Acutis muore a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante, lasciando nel ricordo di tutti coloro che l’hanno conosciuto un grande vuoto ed una profonda ammirazione per quella che è stata la sua breve ma intensa testimonianza di vita autenticamente cristiana. Da quando ha ricevuto la Prima Comunione a 7 anni, non ha mai mancato all’appuntamento quotidiano con la Santa Messa. Cercava sempre o prima o dopo la celebrazione eucaristica di sostare davanti al Tabernacolo per adorare il Signore presente realmente nel Santissimo Sacramento. La Madonna era la sua grande confidente e non mancava mai di onorarla recitando ogni giorno il Santo Rosario. La modernità e l’attualità di Carlo si coniuga perfettamente con la sua profonda vita eucaristica e devozione mariana, che hanno contribuito a fare di lui quel ragazzo specialissimo da tutti ammirato ed amato. Per Carlo è in corso il processo di canonizzazione, avviato dalla diocesi di Milano nel 2013.
Biografia di Matteo Farina:
Matteo vive la sua breve e intensa esistenza a Brindisi. Il 28 ottobre 1990 viene battezzato nella Parrocchia “Ave Maris Stella”, che frequenterà con entusiasmo sin da piccolo. Il 4 giugno 2000 fa la Prima Comunione: l’incontro con il Signore lo coinvolge e lo impegna subito ad una vita seriamente evangelica. Matteo scopre la sua passione per la chimica e adora la scienza. Nel 2003, dopo un’estate spensierata, Matteo avverte i primi sintomi del tumore al cervello che lo porterà alla morte. Nei mesi nei quali si sottopone agli esami di accertamento si sposta ad Avellino, Verona, Milano, fino ad Hannover, in Germania; è consapevole di tutto e decide di scrivere un diario, perché spera di “riuscire a dare gioia e forza a chi ne ha bisogno”. Ad Hannover, subirà tre delicate operazioni, che però non riusciranno a guarire il terribile male. Matteo muore il 24 aprile 2009, dopo aver fatto della sua vita una straordinaria testimonianza di limpida fedeltà al Signore, di coraggiosa fortezza nella prova, di gioiosa generosità cristiana.
Scrivi commento